Biden, i malumori dei Democratici dopo la grazia ad Hunter: “Nessuna famiglia è al di sopra della legge”. Progressisti in imbarazzo
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I documenti per la grazia ad Hunter Biden, con la firma del presidente americano, sono stati depositati ufficialmente in tribunale. Ma non si placano le polemiche sulla decisione del presidente uscente in favore suo figlio: presa a norma costituzionale e in una prassi abituale per ogni amministrazione Usa a fine mandato, ma molto molto più estesa di quelle dei predecessori. Proprio la portata inusuale del provvedimento, oltre che la contraddizione patente con le assicurazioni sull’imparzialità della giustizia fatte da Biden durante il suo mandato, infiammano le polemiche negli Stati Uniti, anche all’interno del Partito democratico. (Il Fatto Quotidiano)
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Lo stesso presidente uscente non ha davvero tentato di giustificare la decisone come altro che il gesto di un anziano padre verso un figlio afflitto da anni penosi di assuefazione ed eccessi. Aveva ripetutamente promesso di non farlo, ma alla fine, col mandato ormai agli sgoccioli, la grazia al figlio Hunter, Joe Biden l’ha concessa. (il manifesto)
È vero che a giugno aveva detto «non gli darò la grazia» e che in questo modo tradisce la democrazia liberale peggio di Trump. Caro Merlo, io ci vedo un dramma alla Fëdor Dostoevskij nella grazia che Biden, sconfitto, ha concesso al proprio figlio Hunter quali che siano le sua malefatte già scoperte e quelle ancora da scoprire. (la Repubblica)
Per più di un anno ha promesso che non avrebbe mai concesso il perdono presidenziale a Hunter. (ilmessaggero.it)
Il governatore della California, Gavin Newsom, che ha ambizioni presidenziali, diventa il leader dem più eminente a rompere con Joe Biden per la grazia concessa al figlio Hunter. Ma ho preso il presidente in parola. (Tiscali Notizie)
«Spero che gli americani capiscano perché un padre e un presidente sia arrivato a questa decisione». Si chiude così la dichiarazione con cui Joe Biden rende noto di aver concesso la grazia al figlio Hunter, in attesa della sentenza dopo la condanna federale per acquisto illegale di un’arma e per evasione fiscale. (La Stampa)
New York, 02 dic. (Agenzia askanews)