Guerra Medio Oriente, la tregua vacilla: IDF attacca Libano, razzi di Hezbollah. USA bacchetta Israele
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L'accordo sul cessate il fuoco in Libano tra Israele e Hezbollah traballa tra accuse reciproche di violazioni. Per la prima volta, oggi, anche l'organizzazione sciita l'ha interrotta, esplodendo colpi di mortaio contro basi militari israeliane al confine. Per il Pentagono si tratta di “incidenti” che non metterebbero in crisi la tenuta della tregua, ma alcuni media riferiscono che l'esecutivo guidato da Netanyahu avrebbe informato gli USA dell'intenzione di voler attaccare di nuovo dopo i fatti di oggi. (Fanpage.it)
Su altre fonti
Lo ha scritto su X il capo dell'Unrwa Philippe Lazzarini, spiegando che «la strada per uscire da questo valico non è sicura da mesi. L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom, tra Israele e Gaza, dopo che è diventato «impossibile» riuscirvi. (Corriere della Sera)
Ad annunciarlo l'esercito israeliano che ha reso noto che l'aeronautica ha colpito poco fa terroristi, lanciatori e siti di Hezbollah in tutto il Libano.Coinviolti anche villaggi. Ondata di attacchi aerei israeliani in Libano in risposta all'attacco di Hezbollah con due mortai contro la zona del Monte Dov avvenuto oggi in violazione del cessate il fuoco. (LaC news24)
La polveriera mediorientale torna a infiammarsi. Dalle strade di Gaza alle alture del Golan, passando per le macerie di Aleppo, il panorama geopolitico si agita sotto tensioni incrociate che minacciano di riscrivere le mappe della regione. (Secolo d'Italia)
Le stesse fonti affermano che affinché il cessate il fuoco duri «occorre moderazione da tutte le parti». Lo riferisce Ynet . (Gazzetta del Sud)
“Siamo determinati a continuare a far rispettare il cessate il fuoco e a rispondere a qualsiasi violazione da parte di Hezbollah: una minore sarà trattata come una maggiore”. – Dopo un attacco di mortaio di Hezbollah su una posizione delle IDF nell’area del Monte Dov, al confine libanese, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso una risposta ferma. (Agenzia askanews)
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot, ha chiamato il suo omologo israeliano, Gideon Saar, insistendo “sulla necessità che tutte le parti rispettino il cessate il fuoco in Libano” e ha “sottolineato gli sforzi dispiegati in questo senso dalla Francia, in legame col partner Usa”: nel corso della conversazione, si precisa in una nota diffusa dal Quai d’Orsay, Barrot ha inoltre sottolineato che “l’accordo sul cessate il fuoco con il Libano deve aprire la via ad un cessate il fuoco immediato a Gaza, alla liberazione di tutti gli ostaggi nonché l’ingresso massiccio di aiuti umanitari”. (Il Fatto Quotidiano)