Rapido 904, memorie di una strage. L’omaggio alle vittime in stazione
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Una cerimonia per ricordare le vittime della strage ferroviaria del rapido 904. L’iniziativa si svolgerà domani alla stazione di San Benedetto Val di Sambro, a quarant’anni dall’esplosione del treno che rimase intrappolato a metà della grande galleria dell’Appennino. Lo scoppio della bomba, piazzata nel corridoio della carrozza 9, provocò la morte di sedici persone e il ferimento di altre 267. L’ iniziativa fa parte degli eventi promossi dall’associazione dei familiari delle vittime: nelle stazioni di Napoli Centrale, Roma Termini, Firenze Santa Maria Novella, Vernio, San Benedetto, Bologna e Milano, nell’ora esatta in cui il treno raggiunse o avrebbe dovuto raggiungere i luoghi dove si svolgeranno le commemorazioni, saranno scanditi i nomi delle persone uccise dalla bomba. (il Resto del Carlino)
Su altri giornali
E’ ricordata come "la strage di Natale". (Gazzetta di Parma)
Una bomba, piazzata all'interno della carrozza 9 in seconda classe, spezzò in due il convoglio. Il 23 dicembre 1984 il Rapido 904 alle 12 e 55 partì da Napoli alla volta di Milano. (Corriere della Sera)
La memoria di quei fatti resta indelebile e continua a scuotere le nostre coscienze". Lo dice il presidente della Camera Lorenzo Fontana. (Civonline)
“Distrutta la vita di donne e uomini inermi, che tornavano per le festività nelle loro terre d'origine. Vite distrutte (la Repubblica)
"La solidarietà che oggi si rinnova trova le sue radici nella risposta che il popolo italiano seppe, unito, esprimere di fronte all'attacco eversivo. Questo è il testimone da consegnare alle generazioni più giovani". (Tiscali Notizie)
Le Camere del Lavoro Metropolitane di Bologna e Napoli insieme nel ricordo della strage di Natale, l’esplosione all’interno della Galleria dell’Appenino, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro, provincia di Bologna, del treno Rapido 904, avvenuta il 23 dicembre 1984 quando il convoglio, partito dalla stazione Centrale di Napoli alle 12:55 con destinazione Milano, viene spezzato in due dalla bomba piazzata all’interno di un vagone, provocando la morte sul colpo di 15 persone, il ferimento di altri 267 passeggeri e, un anno più tardi, la morte in conseguenza delle gravissime ferite riportate di Gioacchino Taglialatela, la sedicesima vittima. (Collettiva.it)