Reggio Emilia, l'imprenditore Di Tinco e le nuove accuse di estorsioni e usura con la criminalità organizzata: «Tassi del 177%, vittime con 150.000 euro di debiti»

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Corriere della Sera INTERNO

Torna in carcere Giambattista Di Tinco, l’imprenditore di Reggio Emilia coinvolto in diverse inchieste sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna. Il 45enne di origine calabrese è stato arrestato nella mattinata di mercoledì 6 marzo nella sua abitazione di Gualtieri, nella Bassa reggiana, e tradotto in carcere. La cattura di Di Tinco è parte della vasta operazione «Ottovolante» portata avanti dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia in collaborazione con i reparti specialistici del corpo e con il Servizio Centrale sulla Criminalità Organizzata. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

A guidare l'organizzazione, secondo le accuse, era un imprenditore locale (già ai domiciliari). Operazione della Finanza porta al sequestro di oltre 400mila euro. (Il Fatto Quotidiano)

Riproduzione riservata REGGIO EMILIA (ITALPRESS)- I finanzieri reggiani con reparti speciali del Corpo e dello SCICO hanno eseguito un’operazione di polizia giudiziaria, nei confronti di 5 individui, per i reati di estorsione, usura e favoreggiamento reale a danno di altri imprenditori locali, in condizioni di gravi difficoltà economiche. (OglioPoNews)

«Se uno non vuole pagare, lo porto dal mio amico», di origine calabrese gli indagati per un giro di usura ed estorsione in Emilia Minuti per la lettura (Quotidiano del Sud)

E' quanto emerso dall'operazione "ottovolante", condotta oggi dalla Guardia di Finanza di Reggio Emilia, che ha sgominato oggi un sodalizio criminale specializzato in usura ed estorsione composto da 5 persone. (La Repubblica)

Reggio Emilia, 6 marzo 2025 – Avrebbero applicato tassi usurari fino al 177,50%, riscuotendo interessi di quasi mezzo milione di euro. Cinque indagati, di cui un imprenditore finito in carcere, due agli arresti domiciliari e due sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora nella città emiliana. (il Resto del Carlino)