Trump: bene 20 anni di prigione per atti vandalici contro Tesla: "terrorismo interno"
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Donald Trump loda l’annuncio gli atti vandalici contro auto e rivendite Tesla saranno considerati atti di “terrorismo interno” con pene fino a 20 anni che, suggerisce, potrebbero essere “forse essere scontati nelle prigioni di El Salvador, che recentemente sono diventate famose per le loro amabili condizioni”. “Non vedo loro di vedere i banditi terroristi avere 20 anni di prigione per quello che stanno facendo a Elon Musj e alla Tesla”, ha scritto il presidente su Truth Social, riferendosi a quanto dichiarato ieri dall’attorney general, Pam Bondi, che ha annunciato che tre persone accusate di aver distrutto auto Tesla rischiano da un minimo di 5 ad un massimo di 20 anni di prigione per “terrorismo interno”. (Primaonline)
Ne parlano anche altri media
Si tratta di doxing, la diffusione non autorizzata di dati sensibili di una persona, con scopi intimidatori e invasivi Il sito presenta una mappa interattiva che traccia questi individui, utilizzando piccole tesla nere, icone a forma di “T”, colonnine di ricarica e un cane stilizzato, simbolo del Doge. (missionline)
Un sito chiamato DogeQuest sta creando forti polemiche negli Stati Uniti per aver pubblicato quelli che sembrano essere dati personali dei proprietari di Tesla. Ma non solo, al suo interno sarebbero presenti anche i dati dei rivenditori e di membri del governo e del Doge, il Dipartimento dell'Efficienza Governativa. (la Repubblica)
«Musk si vanta di poter interrompere Starlink con un bottone se gli va. E ancora. (Corriere della Sera)
Tesla nel mirino, ma c’è chi ricorre al Sentry Mode… Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Entra qui e abbonati a Vaielettrico Premium (Vaielettrico.it)
È terrorismo? La procuratrice generale Pam Bondi la pensa così, dichiarando che il Dipartimento di Giustizia adotterà misure repressive su quelli che considera attacchi motivati politicamente contro il leader di Tesla, Elon Musk, uno dei più potenti consiglieri del presidente Trump. (Milano Finanza)
La piattaforma era molto semplice: c’era una mappa degli Stati Uniti, piena di icone: a volte c’era il simbolo di Tesla, altre volte quello del cane Doge. È stato pubblicato il 17 marzo, molto chiacchierato il 18 e poi il 19 marzo ha cominciato a funzionare a intermittenza. (Fanpage.it)