«Per l’Europa, con Trump, saranno più le difficoltà che i vantaggi»: intervista a Oliviero Bergamini

«Per l’Europa, con Trump, saranno più le difficoltà che i vantaggi»: intervista a Oliviero Bergamini
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L'Eco di Bergamo ESTERI

«La vittoria di Trump era lo scenario peggiore, quello in cui a trionfare è un condannato, un bugiardo cronico che ha gestito in modo terribile una pandemia, ha cercato di ribaltare il risultato delle ultime elezioni scatenando una folla inferocita contro il Parlamento, ha definito l’America “il bidone della spazzatura del mondo” e ha minacciato di vendicarsi dei suoi avversari politici». Sono parole al veleno quelle che Susan Glasser lancia dalle pagine del New Yorker, eppure Donald Trump ha vinto, anzi: ha stravinto. (L'Eco di Bergamo)

Su altre fonti

Ma questo lungo tempo di attesa non pare aver finora prodotto strategie operative e quel salto di qualità che sarebbe necessario, prima per non perire e poi per svolgere quel ruolo che l’Europa ha svolto con grandi risultati nei decenni passati, cioè di coniugare il volto di un altro Occidente, promotore di pace, progresso condiviso e multilateralismo. (Vita)

L’Occidente (USA e Europa) è ormai in mano ad una Borghesia reazionaria, basta guardare l’affermarsi di governi di estrema destra in tutti i suoi Paesi. Quella Borghesia che agli inizi del ‘900 dette vita al Fascismo in Italia e al Nazismo in Germania e portò guerre, distruzioni e genocidi. (Elbapress)

Primo mandato non consecutivo dopo 120 anni vincendo anche nel voto popolare ben oltre il 51% e con una forte campagna di marketing politico tutti i ceti popolari, minoranze comprese e anche le donne. (GLI STATI GENERALI)

Trump, chi non ci aveva capito un fico secco oggi ci fa la lezioncina

Nessuno si attendeva una vittoria di Trump tanto netta, a dispetto delle vicende giudiziarie e dello “stile” del personaggio. Lasciassero perdere gli elementi retorici e cercassero di capire… (La Stampa)

Min lettura di Natalia Antelava (Valigia Blu)

Da giorni non faccio che leggere le analisi sulla vittoria di Donald Trump. Chi poteva mettersi a scrivere e ad analizzare la vittoria del tycoon? Chi aveva osservato cosa succedeva in America? Chi si era fatto un giro nei luoghi in cui Trump ha vinto senza limitarsi a frequentare solo Washington, Los Angeles, San Francisco, Boston e New York dove ha vinto la Harris? Chi aveva pensato di andare oltre il Democratic National Congress a Chicago guardando che cosa si pensava nei fortini Trump? No. (Nicola Porro)