Crisi Volkswagen: la proposta dei lavoratori

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AlVolante ECONOMIA

Tra le grandi Case automobilistiche europee in crisi quella che nelle ultime settimane ha suscitato maggiore attenzione è la Volkswagen. I vertici del marchio tedesco hanno infatti più volte ribadito che i tagli messi in atto non sono sufficienti ad arginare la crisi, tanto da fare ipotizzare la chiusura di tre stabilimenti e il licenziamento di decine di migliaia di dipendenti. Da una parte ci sono i lavoratori e i sindacati, dall’altra un’azienda che deve fronteggiare l’agguerrita concorrenza asiatica, i maggiori costi dell’energia e la domanda delle elettriche in netto calo. (AlVolante)

La notizia riportata su altri giornali

Mentre alcuni modelli cinesi economici entrano in maniera prorompente nel mercato europeo, in un memo interno del consiglio di VW, è emerso che l'azienda vuole rimanere competitiva sul mercato nazionale ad alto costo e, secondo alcune indiscrezioni, inizieranno una serie di trattative con i sindacati che rispondono alle minacce di un taglio del 10% sul salario con una richiesta di un aumento del 7%. (HDmotori)

Non c’è pace per l’industria automobilistica europea, in particolare quella tedesca, che sta toccando il fondo nel corso degli ultimi mesi. La crisi che vive il gruppo Volkswagen appare senza fine, ed ora si parla di tre stabilimenti prossimi alla chiusura, con conseguenze devastanti per i lavoratori e la produzione. (QuattroMania)

La pressione dei costi del lavoro in Germania, tra i più alti al mondo, e la concorrenza dei produttori cinesi stanno costringendo il colosso automobilistico a intraprendere misure drastiche. In ballo ci sono 1,5 miliardi di tagli immediati e un piano complessivo da 17 miliardi di euro che potrebbe includere chiusure di stabilimenti e licenziamenti massicci. (QuiFinanza)

Il costo del lavoro di Volkswagen è il più alto di tutti. Ecco la situazione

Ultim'ora news 21 novembre ore 17 (Milano Finanza)

Le discussioni sulle retribuzioni fanno parte dell'annunciato piano di risparmi del gruppo automobilistico che potrebbe anche portare alla chiusura di tre impianti in Germania. Oltre 6.000 persone protestano a Wolfsburg, il quartier generale di Volkswagen in Germania, dove si stanno tenendo le trattative sui salari, giunte al terzo round. (La Gazzetta dello Sport)

Il Sole 24 ore scrive di una “bomba pronta a esplodere”. Gli scenari che ha di fronte Volkswagen, uno dei più importanti gruppi automobilistici in Europa, sono incerti da tempo. Nelle prossime ore ripartiranno i negoziati per capire come far quadrare i conti e dare il via a tagli consistenti: 17 miliardi di euro quelli messi sul tavolo dal management. (StartupItalia)