Italia ai margini, ma l’Ue spaccata è una polveriera

Italia ai margini, ma l’Ue spaccata è una polveriera
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Il primo tempo si è chiuso con l’Italia isolata nel Consiglio Ue, che riunisce i capi di Stato e di governo: Giorgia Meloni ha votato contro due dei nomi proposti per gli incarichi di vertice europei e s’è astenuta sulla nomina di Ursula von der Leyen a presidente della Commissione. La difficoltà oggettiva in cui … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Alessandro Giuli, presidente del Maxxi, giornalista e saggista (recentissimo il suo «Gramsci è vivo», Rizzoli). Cosa voleva dire?«Io credo davvero che il fascismo sia stato una tempesta di acciaio, fuoco e fango che, nel dopoguerra, si è condensata in una serie di pozzanghere mai del tutto prosciugate. (Corriere Roma)

Per il due volte premier le parole del presidente della Repubblica Mattarella sono un monito. E allora perché la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è astenuta?», ha detto Prodi in un’intervista a Class Cnbc (Milano Finanza)

Il 18 luglio il parlamento vota a scrutinio segreto e senza i voti di Meloni von der Leyen non passa. Fate il paragone con i conti dei franchi tiratori della volta precedente e vedrete che è così. A finire in un vicolo cieco non è Meloni come scrivono oggi i giornali, ma l’Europa. (Nicola Porro)

Meloni, il gioco delle tre carte in Europa non paga e spinge l’Italia in un vicolo cieco: che errore

"Credo che il fascismo sia stato una tempesta di acciaio, fuoco e fango che, nel dopoguerra, si è condensata in una serie di pozzanghere mai del tutto prosciugate. L’unico modo è farle evaporare alla luce del sole di una forma-partito che proponga un racconto politico alternativo e aggiornato ai tempi". (L'HuffPost)

Qualche ora dopo l’esclusione dell’Italia dal vertice sui top job europei – un problema «di metodo e di merito» per Giorgia Meloni – ecco giungermi un messaggio sullo smartphone: «Una forzatura insensata... (Secolo d'Italia)

Quando Giorgia Meloni divenne premier il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier uscente Mario Draghi gliel’avevano raccomandato in tutti i modi: “Giorgia, se vuoi contare in Europa cerca sempre un buon rapporto con Francia e Germania“. (FIRSTonline)