Benko, il magnate arrestato nel maxi-blitz di Trento: la moglie modella e l'impero creato trasformando soffitte in attici di lusso
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Le Fiamme Gialle e i carabinieri del Ros, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Trento, hanno condotto un centinaio di perquisizioni in diverse province italiane, tra cui Trento, Bolzano, Brescia, Milano, Pavia, Roma e Verona. L’indagine riguarda presunti reati legati alla pubblica amministrazione e alla speculazione edilizia, con 9 persone arrestate e altre 68 indagate tra imprenditori, politici, amministratori e funzionari pubblici, accusati - a vario titolo - di far parte di un gruppo che avrebbe influenzato la pubblica amministrazione per favorire progetti immobiliari in cambio di finanziamenti elettorali e agevolazioni burocratiche. (Corriere del Trentino)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Le accuse sono gravi — andranno dimostrate, questo va sottolineato per ossequio nei confronti del principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva — e alcuni degli indagati, e tra questi la sindaca di Riva del Garda Cristina Santi e l’ex senatore Vittorio Fravezzi, dovranno rispondere di reati gravi, come il 416 bis che si riferisce all’associazione a delinquere con l’aggravante dello stampo mafioso. (Il T Quotidiano)
La Dda della procura di Trento ha emesso un mandato di arresto nei confronti del magnate austriaco René Benko, fondatore del gruppo Signa, nell'ambito dell'inchiesta su un gruppo affaristico in grado di influenzare e controllare le principali iniziative della pubblica amministrazione, soprattutto nel settore della speculazione edilizia in Trentino Alto Adige. (Adnkronos)
Oggi, la Procura distrettuale di Trento ha emesso un mandato d'arresto nei suoi confronti e di altre otto persone (finite tutte ai domiciliari), tra cui il commercialista bolzanino Heinz Peter Hager e la sindaca leghista di Riva del Garda Cristina Santi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Dalle indagini è emersa la grande disponibilità finanziaria da parte dell’associazione di Benko e Hager per l’acquisizione di aree. Ogni volta che un sopralluogo sul cantiere era «compiuto da funzionari onesti ed estranei ai disegni della compagine criminale, i soggetti apicali si adoperavano per rilasciare egualmente le richieste certificazioni, superando o ammonendo i funzionari». (Alto Adige)
È il disvelamento di un sistema, una ragnatela che legava tanti, troppi partiti ed amministrazioni locali. La parola “consorteria” è utilizzata in modo quasi ossessivo nelle contestazioni, che – al di là del significato letterale (“gruppo di persone collegate da interessi politici od economici”) – ha come sinonimi clan, congrega, corporazione, cricca e lobby. (Il Fatto Quotidiano)
''Le cronache giudiziarie - scrive Degasperi - certificano quanto da noi sempre sostenuto, ovvero la presenza in Trentino di un monoblocco di gestione del potere centrodestra/centrosinistra che, mentre si scontra su questioni coreografiche, segue un identico modus operandi quando si tratta di affari. (il Dolomiti)