Meloni non zittisce Salvini perché ha già zittito sé stessa

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L'HuffPost INTERNO

C’è una sinistra in pena per Giorgia, che si mette nei suoi panni e soffre e s’indigna nei confronti di Salvini, il quale la molesta ogni qualvolta ne ha l’occasione sull’America, sulla Russia, sull’Europa, sull’Ucraina, su Starlink, sul ReArm e giù giù a scendere fino alle rottamazioni per gli evasori incalliti. Cosa diamine aspetta la pre… (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev “Per l'Italia è un'ottima notizia se Salvini riesce ad avere un buon rapporto con l'amministrazione americana e col vicepresidente Vans. Il futuro è fatto di pace, lavoro, investimenti per le nostre imprese, non certo di guerra o missili”. (Il Sole 24 ORE)

La politica estera, proprio così, un tempo una raffinata arte per statisti - sia diventata una specie di hobby in cui si esercitano a tempo perso anche i dilettanti, non rappresenta certo un passo avanti per la classe dirigente italiana. (La Stampa)

Epperò la telefonata fra lui e JD Vance, vicepresidente degli Stati Uniti con la delega alle espressioni truci, così strombazzata su X, ha prima di tutto fatto allarmare gli alleati della Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Perché siamo leali, ma sui nostri principi nessun cedimento». Antonio Tajani non alza la voce perché non è sua abitudine, ma è fermissimo nel rimarcare il posizionamento del suo partito in una fase in cui le divisioni nella maggioranza sulla politica estera ed europea sono ben visibili. (Corriere Roma)

I leader che sono stati inebriati dal successo tendono a replicare, ciclicamente, le formule che li hanno portati in alto. Nel caso di Matteo Salvini, il momento magico è indubbiamente quello del Conte I. (il Nord Est)

E quella è la deadline che Giorgia Meloni, parlando con fedelissimi (e con Antonio Tajani), sembra avere fissato: fin lì pare disposta a tollerare gli smarcamenti così accentuati del suo vice leghista in politica estera. (la Repubblica)