Autonomia, Schifani: «Il federalismo? Le priorità sono altre. Ora evitiamo un'Italia a due velocità»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
«Parliamo dell'autonomia differenziata? Sì, ma vede io qui sono alle prese con cose più importanti. Penso alla siccità già lavorando per quella del prossimo anno, è una cosa un po' più complicata». Non esulta Renato Schifani, o almeno ci prova. Per l'azzurro, presidente della Regione Sicilia, la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha definito illegittime alcune delle disposizioni all'interno della riforma Calderoli, «non è una vittoria di qualcuno» o «la sconfitta di qualcun altro», ma è solo un «percorso» da compiere (ilgazzettino.it)
Ne parlano anche altri media
A Palazzo Chigi raccontano che quasi quasi la Consulta ha fatto un favore al governo. Ufficialmente si esprime solo uno dei due bracci destri di Giorgia Meloni, quel sottosegretario che ha più competenze giuridiche di altri, se non altro per essere un magistrato. (Corriere Roma)
Di pi… L’ha incrociata sotto il palco del comizio conclusivo della campagna elettorale in Umbria, pochi minuti dopo la sentenza con cui la Consulta ha fatto brandelli del ddl Calderoli. (la Repubblica)
Lo ha detto questa mattina intervenendo dal palco del Forum di Fondazione Iniziativa Europa in corso a Stresa, il ministro della Giustizia Carlo Nordio. "Ma per dare una interpretazione tecnicamente corretta - ha aggiunto - occorre leggere le motivazioni che saranno si… (L'HuffPost)
«È prevedibile che il referendum sia dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale, considerato che è già stato stabilito dalla stessa Consulta che la legge sull'autonomia differenziata - rimessa a fatica sui binari dei principi di sussidiarietà e solidarietà - è valida, mentre la richiesta referendaria è quella di cassarla nella sua totalità». (ilgazzettino.it)
Attorno all’autonomia differenziata nell’Isola si consuma la tempesta perfetta. Il governatore Schifani, già in difficoltà sulla gestione dei fondi alla Cultura e al Turismo, è l’unico esponente del centrodestra a commentare la pronuncia della Corte Costituzionale (La Repubblica)
E cioè: la legge di riforma è sbrecciata ma tutto sommato regge, e va solo un po’ riparata, oppure i guasti sono seri e bisogna rimetterci mano dalle fondamenta? Per prima cosa ho letto il commento del presidente del Veneto, il leghista Luca Zaia: «La Consulta ha confermato la costituzionalità della legge, sancendo ancora una volta che il nostro percorso è in linea con la Costituzione. (La Stampa)