Firenze perde identità commerciale: chiusi 23% dei negozi in 12 anni

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LA NAZIONE ECONOMIA

"Firenze sta perdendo pezzi importanti della sua identità commerciale". Lo segnala il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni , commentando l’ultima indagine nazionale condotta dall’associazione di categoria che ha analizzato il trend tra il 2012 e il 2024 nelle città italiane (capoluoghi di provincia più i 15 comuni con capoluogo più popolosi) in cui, stando alla ricerca, hanno chiuso i battenti quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività legate al commercio ambulante. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altre testate

Dal 2012 a oggi in città ha chiuso un negozio su quattro. Negli ultimi dodici anni, in Italia, sono spariti quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante. In crescita le attività di alloggio e ristorazione (+18.500). (La Provincia di Biella)

Le titolari dei due negozi hanno scelto di spostare le proprie attività a Galliate. Lo scorcio di corso Italia che incontra via Prina è sfitto. (La Stampa)

È quanto emerge dall’ultima ricerca diffusa dall’Ufficio Studi di Confcommercio nazionale, che mette in luce una condizione di diffusa difficoltà. Guardando alle altre città, la classifica regionale vede Pistoia all’ultimo posto (29,9%), seguita da Livorno (-28,5%), Arezzo (-26,2%), Massa (-25,8%), Lucca e Grosseto (-24,3%), Firenze (-23,1%), Pisa (-22,5%), Siena (-21,8%). (LA NAZIONE)

«La notizia della chiusura della libreria Alzaia mette sale sulle ferite, è il segno lampante di una città, Firenze, che sta perdendo pezzi importanti della sua identità». Il fatto di cronaca da cui parte la sua analisi, raccontato da Repubblica, è la chiusura — una lunga pausa, almeno un anno — della libreria Alzaia per via dei r… (La Repubblica Firenze.it)

La città di Pesaro è tra le più colpite in Italia dalla desertificazione commerciale degli ultimi 12 anni. A dirlo è l’annuale report “Demografia d’impresa nelle città italiane”, realizzato da Confcommercio in collaborazione con il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne, che analizza l’andamento delle attività economiche nei centri urbani. (Vivere Pesaro)

Parallelamente, si è registrata una crescita significativa delle attività di alloggio e ristorazione (+18.500) e un'impennata dell’imprenditoria straniera (+41,4%), mentre le imprese italiane hanno segnato una crescita marginale (+3,1%). (ChietiToday)