Cresce (poco) il PIL in Italia: industria ancora debole, rallentano i servizi, non decolla l’export

Cresce (poco) il PIL in Italia: industria ancora debole, rallentano i servizi, non decolla l’export
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Confindustria ECONOMIA

Crescita lenta. Nel 2° trimestre 2024 i servizi hanno frenato pur restando in crescita, l’industria prosegue il calo (nonostante il recupero di maggio). Buoni segnali per i consumi; investimenti ed export tengono ma non trascinano. Il timido taglio BCE ancora non si legge nei tassi per famiglie e imprese. L’inflazione ancora alta in Eurozona e USA rallenta la discesa dei tassi. Sale il prezzo del petrolio (Confindustria)

Se ne è parlato anche su altri media

Il clima di fiducia degli imprenditori si mantiene positivo a giugno, con l'eccezione del settore delle costruzioni, mentre il sentiment delle famiglie si è rafforzato per il secondo mese consecutivo. (Business Community)

Crescita lenta. Così Confindustria nell’analisi flash di luglio su congiuntura e previsioni, secondo la quale il Pil in Italia cresce poco, con un’industria ancora debole, rallentano i servizi, e non decolla l’export. (Il Fatto Quotidiano)

Buoni segnali per i consumi; investimenti ed export tengono, ma non trascinano. Secondo la Congiuntura Flash del Centro studi Confindustria l’economia italiana rimane debole nel II trimestre 2024 con i servizi che hanno frenato, pur restando in crescita, l’industria che prosegue il calo (nonostante il lieve recupero di maggio). (Il NordEst Quotidiano)

Confindustria: “Crescita del pil lenta, industria debole e servizi in rallentamento. L’export non decolla”

Nel secondo trimestre, spiega il Csc, i servizi hanno frenato pur restando in crescita, l’industria prosegue il calo (nonostante il recupero di maggio). Buoni segnali per i consumi; investimenti ed export tengono ma non trascinano. (Notizie d'Abruzzo)

In prospettiva, dice il Csc, i macchinari e i fabbricati non residenziali sosterranno gli investimenti. Il Pil italiano cresce, ma poco; l’industria è ancora debole e le attese sono fiacche; rallentano i servizi che rimangono in crescita; per i consumi lo scenario è favorevole, mentre non sono buone le prospettive dell’export di beni. (Il Diario del Lavoro)

Segnali negativi a giugno 2024 continuano a manifestarsi sui consumi più tradizionali. In calo, riporta la Confcommercio nell'ultima Congiuntura, la domanda peri beni alimentari e le bevande (-0,8%), l’abbigliamento e le calzature (-1,2%) e i mobili e gli articoli di arredamento (-1,4%) ed è stimata in riduzione nel confronto annuo. (Italia Oggi)