Meloni: “Mi diranno razzista, ma dagli immigrati c’è una maggiore incidenza negli stupri”

Meloni: “Mi diranno razzista, ma dagli immigrati c’è una maggiore incidenza negli stupri”
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Secolo d'Italia INTERNO

La necessità di un salto culturale e di un confronto aperto, mettendo da parte divisioni e scontri ideologici. Giorgia Meloni ha parlato diffusamente del tema della violenza contro le donne e del percorso per arrivare a una vera parità nel corso di un'intervista con Donna Moderna, nella quale ha (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altri media

"A loro e a tutte le vittime innocenti va il nostro pensiero e la nostra preghiera, nella battaglia quotidiana contro la violenza sulle donne che deve unire e aggregare tutti, senza bandiere o ipocrisie": Matteo Salvini lo ha scritto in un post su Instagram nella giornata contro la violenza sulle donne, ricordando alcuni dei tanti femminicidi avvenuti nel nostro Paese, da quello di Saman Abbas a quello di Giulia Cecchettin. (Liberoquotidiano.it)

La conduttrice di La7 ha attaccato la premier sottolineando come il suo pensiero sia stato espresso proprio nel giorno in cui Alessandro Impagnatiello è stato condannato all’ergastolo e per Filippo Turetta è stata chiesta la medesima pena. (Virgilio Notizie)

(Adnkronos) – “Verrò definita razzista, ma c’è una incidenza maggiore, purtroppo, nei casi di violenza sessuale da parte di persone immigrate, soprattutto” quelle arrivate “illegalmente”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervistata dalla direttrice di ‘Donna Moderna’, Maria Elena Viola. (CremonaOggi)

Meloni: incidenza maggiore dei migranti negli stupri

Lo dice il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. "Sono i fidanzati, i mariti che per lo più picchiano o uccidono le loro compagne, mogli o fidanzate. (Civonline)

Le parole della presidente hanno suscitato una reazione immediata, in particolare da parte di associazioni femministe, che hanno sottolineato come il focus sulla provenienza degli autori di violenza possa distogliere l’attenzione dalle reali problematiche sociali che alimentano la violenza di genere, come la cultura patriarcale, la misoginia e la mancanza di educazione al rispetto delle donne. (Ultima Voce)

«Difendere le ragazze significa anche riconoscere l’inevitabile e crescente incidenza degli aggressori stranieri». Così il vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto con un post su X in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, collegando la sicurezza delle donne alla gestione dell’immigrazione come aveva fatto pochi giorni fa il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara, sostenendo per altro che «in Italia il patriarcato è finito». (Open)