“I’m a poor man”: il commento del bengalese che ha venduto la banana di Cattelan
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Nell’evento newyorkese di Sotheby’s l’iconica banana di Cattelan, Comedian, è stata battuta all’asta per 6,2 milioni di dollari. Tra le notizie della vendita clamorosa, il cui prezzo di partenza di aggirava attorno al milione, è emersa anche una storia dal sapore diverso, emblema di un mercato che, pure nei suoi accenni di crisi, è distaccato dal reale. A raccontarla è stato il New York Times, che è risalito al venditore della banana poi battuta a un prezzo stellare. (Inside Art)
Se ne è parlato anche su altri media
La testata sportiva News.Superscommesse.it ha intervistato in esclusiva Gabriele Bernardotto, giocatore del AZ Picerno, club che milita nel girone C di Serie C. Il calciatore, originario di Roma, è alla sua prima stagione in rossoblù, dopo una lunga trafila in Serie C con le maglie, tra le altre, di Gubbio, Giugliano, Avellino, Teramo e Carrarese. (Terzo Tempo Napoli)
Come scrisse il grande economista Carl Menger nel secolo scorso ognuno attribuisce a ogni oggetto il prezzo che ritiene opportuno. Molti mi chiedono, in virtù del mio passato da critico d’arte, un parere sul prezzo pagato da un miliardario cinese per la banana di Cattelan. (StrettoWeb)
Una vera e proprio banana (d'oro) si è mangiata la Mela durante la serata di gala della Contemporary targata Sotheby’s. Non c’è pellicola più calzante per descrivere quello che è andato in scena la sera del 20 novembre a New York. (Corriere della Sera)
E' così, attaccando con lo scotch al muro fuori dalla sua attività una banana, che il titolare del negozio di frutta e verdura di paese, ha fatto il verso ad una notizia che ha fatto il giro dei social e dei commenti al bar. (TG Padova)
Una delle più acuminate analiste del pensiero digitale di genere, quale la lucidissima Donna J.Haraway nel suo saggio Manifesto Cyborg, in poche parole ci rende la discontinuità nell’evoluzione della nostra specie, ibridata dalle protesi materiali e psichiche del mondo del calcolo. (L'HuffPost)
La COP29 aveva preso il via l’11 novembre con non poche fatiche, poiché, come annunciato dalle Nazioni Unite, si prevede che nel 2024 si stabilirà un nuovo record per le emissioni globali di gas serra derivanti dalla combustione di carbone, petrolio e gas naturale. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)