Open Arms, chiesti sei anni a Salvini e Meloni attacca i giudici: “È un precedente gravissimo”

Open Arms, chiesti sei anni a Salvini e Meloni attacca i giudici: “È un precedente gravissimo”
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La Stampa INTERNO

ROMA. C’è un ministro accusato di sequestro di persona per aver trattenuto su una nave centoquarantasette persone, negandogli la terra ferma. E c’è un intero governo, espressione del potere esecutivo, all’attacco dei pm coinvolti nel procedimento giudiziario. Davanti alla condanna richiesta dai magistrati per Matteo Salvini nel processo Open Arms, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni difend… (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Ieri, la clamorosa richiesta di sei anni di reclusione per il vice premier Matteo Salvini nel processo Open Arms, ha riportato indietro le lancette del tempo a un 2019 che sembrava lontanissimo. Erano scomparsi dall’agenda dei partiti, dimenticati dal dibattito pubblico, non più arena selvaggia di scontro per un pugno di voti in più. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Dalla maggioranza di governo ovviamente arriva la solidarietà al leader leghista, a partire dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha affidato ad un video diffuso sui social la sua reazione alla condanna a sei anni di reclusione chiesta dalla procura di Palermo nel processo Open Arms (Virgilio Notizie)

“Il diniego consapevole e volontario ha negato la posizione personale di 147 persone. Anche per queste persone ci accingiamo a chiedere la condanna dell’imputato oltre che per difendere i confini del diritto. (Grandangolo Agrigento)

Contro i pm, per i muri. Meloni a sua insaputa lavora per rendere Salvini un martire

Il leader della Lega Matteo Salvini affida ai social la sua “arringa difensiva” dopo la richiesta di condanna dei giudici di Palermo nel processo Open Arms con un video: «Mi dichiaro colpevole di aver difeso l’Italia». (Open)

Sguardo fisso verso la telecamera. Matteo Salvini risponde con un video sui social alla richiesta del pm che lo vorrebbe in carcere per aver negato lo sbarco di 147 migranti a Lampedusa nell'estate del 2019. (il Giornale)

Anche stavolta lo stupore è estraneo al racconto nel senso che, quando c’è una criticità, prevale sempre, nella premier italiana, il richiamo della foresta. (L'HuffPost)