Toti: «Chi dice che potevo tener duro questa estate non esprimeva giudizi»

Imbarazzo nel centrodestra ligure, mentre l’ex governatore si toglie sassolini.«Il vero nemico della politica non è la magistratura, ma la politica stessa che ha costruito la gabbia in cui si è rinchiusa. Io per provare a cambiare questa politica ho fatto quanto potevo e ho pagato di persona». È dur... (La Verità)

Ne parlano anche altre testate

Matteo Salvini, dopo la richiesta di condanna a 6 anni di reclusione per il caso Open Arms, ha replicato sui social: “6 anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi e difeso l'Italia? Follia. Nel video postato online, l'ex ministro degli interni ha ripercorso le tappe dell'imbarcazione, precisando che “l'Open Arms, il primo agosto, riesce ad intercettare un barcone con dei clandestini a bordo. (Il Giornale d'Italia)

Nel luglio 2019 l’attuale vicepresidente del Consiglio che allora era ministro dell’Interno impedì lo sbarco a Lampedusa della nave Open Arms con 147 migranti a bordo. Oggi, 14 settembre, il pm ha chiesto per lui sei anni di reclusione con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. (Open)

I migranti avevano da tempo cessato di essere un problema, o meglio, il problema. Erano scomparsi dall’agenda dei partiti, dimenticati dal dibattito pubblico, non più arena selvaggia di scontro per un pugno di voti in più. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha affidato ad un video diffuso sui social la sua reazione alla condanna a sei anni di reclusione chiesta dalla procura di Palermo nel processo Open Arms. (Virgilio Notizie)

“Sei anni di carcere per aver bloccato gli sbarchi e difeso l’Italia e gli Italiani? Follia. L’accusa è di sequestro di persona per aver impedito nel 2019 lo sbarco di 147 migranti dalla nave Open Arms a Lampedusa. (RSI.ch Informazione)

C’è un ministro accusato di sequestro di persona per aver trattenuto su una nave centoquarantasette persone, negandogli la terra ferma. E c’è un intero governo, espressione del potere esecutivo, all’attacco dei pm coinvolti nel procedimento giudiziario. (La Stampa)