Snami, nuovo Nomenclatore: "botto di fine anno annunciato"

Snami, nuovo Nomenclatore: botto di fine anno annunciato
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- DottNet SALUTE

Snami, nuovo Nomenclatore: "botto di fine anno annunciato" Tra i principali problemi si segnalano il mancato aggiornamento tempestivo dei sistemi informatici e l’assenza di un documento di transizione che indicasse chiaramente le corrispondenze tra i vecchi e i nuovi codici L’entrata in vigore del nuovo nomenclatore in un periodo complesso come la fine dell’anno ha generato un caos prevedibile e assolutamente evitabile," dichiara il Presidente dello SNAMI, Angelo Testa. (- DottNet)

Se ne è parlato anche su altre testate

In un precedente articolo avevamo illustrato le modifiche derivanti dal nuovo decreto in materia di Lea, ossia i Livelli Essenziali di Assistenza. Particolarmente forti erano le aspettative da parte del Governo , che aveva definito tale intervento legislativo come “un ulteriore passo in avanti per una sanità moderna” e “una giornata storica per la sanità italiana”. (Brocardi.it)

Sospeso, dal Tar, anzi no: è il tira e molla del decreto tariffe, con cui il ministero della Salute indica i rimborsi per medici e operatori sanitari che eseguono visite specialistiche, test diagnostici, o impiantano protesi. (corriereadriatico.it)

Partenza controversa per le nuove cure e prestazioni garantite dal Servizio sanitario nazionale ai cittadini, ovvero i Livelli essenziali di assistenza Lea, dopo l'entrata in vigore del Tariffario aggiornato atteso da anni. (Gazzetta del Sud)

Sanità, la giostra dei rimborsi ai privati

Il nuovo tariffario è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 27 dicembre 2024 e ha introdotto 1.113 nuove voci con codici e procedure complesse, ma il pasticcio nella partenza del nuovo corso è andata ad aggravare la già difficilissima situazione della Sanità. (QuiFinanza)

Nel giro di 24 ore cambiano due volte le tariffe per le prestazioni sanitarie. Vanno in tilt i sistemi informatici usati da medici e call center. (il manifesto)

La partita è stata giocata in meno di ventiquattro ore. Poi l’istanza di revoca del decreto Tariffe, depositata dall’Avvocatura dello Stato, a distanza di ventiquattro ore, per conto del ministero della Salute. (La Gazzetta del Mezzogiorno)