Morti a Scampia, Gilda Sportiello in lacrime alla Camera: il discorso commovente e rabbioso della deputata M5S

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Virgilio Notizie INTERNO

Una tragedia, il cui bilancio può ancora peggiorare. Nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 luglio a Scampia, quartiere di Napoli, un ballatoio della Vela Celeste è crollato. Al momento, ci sono due morti e 13 feriti, tra cui 7 bambini, alcuni in gravissime condizioni. Gilda Sportiello, deputata del M5S, originaria proprio di Scampia, è intervenuta in Aula, tra le lacrime: il video del suo discorso, commovente e rabbioso. (Virgilio Notizie)

Ne parlano anche altre fonti

"In un attimo è crollato tutto, un boato fortissimo, peggio di un terremoto". Il ballatoio di ferro del terzo piano, che collega varie parti dello stabile, si è staccato ed è precipitato sui piani inferiori. (il Dolomiti)

"Il crollo che è avvenuto testimonia, ancora di più, quanto sia importante il progetto di abbattimento, riqualificazione delle vele e realizzazione di nuovi alloggi, per garantire un'abitazione sicura e dignitosa a persone che vivono in una condizione di grande precarietà da molti anni". (il Giornale)

Un anno fa dai fondi del Pnrr destinati alla rigenerazione urbana sono stati tagliati 6 miliardi di euro che erano destinati a Scampia, Zen e ad altre periferie italiane. (Tiscali Notizie)

Crollo Scampia, De Luca: "Massima assistenza a bimbi e familiari"

Si tratta del ballatoio di collegamento nella Vela Celeste. NAPOLI – Il terrore si concretizza nella tarda serata di lunedì: il ballatoio di una delle Vele di Scampia, periferia di Napoli, crolla e provoca due morti e 12 feriti. (Livesicilia.it)

"A Scampia abbiamo avuto due decessi, la cosa più preoccupante riguarda il ricovero di bambini al Santobono, credo in codice rosso. Vedremo di garantire, ovviamente, il massimo di assistenza, di cura e di attenzione ai bambini e ai familiari". (L'Unione Sarda.it)

Tra i feriti ci sono due bambine in condizioni gravi e in rianimazione. E alcuni abitanti della Vela Celeste hanno abbandonato il tendone che è stato allestito dalla Protezione Civile e si sono diretti in massa verso l’Università Federico II di Napoli, occupando la facoltà di Medicina. (Open)