Albania, oggi si decide sulle convalide. Dubbi sulle procedure

Albania, oggi si decide sulle convalide. Dubbi sulle procedure
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Per saperne di più:
il manifesto INTERNO

«Se avessi saputo che mi portavano in Albania mi sarei tuffato e avrei raggiunto Lampedusa a nuoto. Ero molto vicino»: ha detto così uno dei 12 richiedenti asilo, otto cittadini del Bangladesh e quattro dell’Egitto, alla delegazione di parlamentari italiani organizzata dal Tavolo asilo e immigrazione (Tai) che ieri ha visitato la struttura detentiva di Gjader incontrando quattro dei trattenuti. Sono entrati prima Riccardo Magi di +Europa insieme ai dem Paolo Ciani e Rachele Scarpa, più tardi la deputata di Avs Francesca Ghirra. (il manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

È il primo giro di una staffetta alla quale partecipano le opposizioni per tenere i fari accesi su una operazione che per i partiti di centrosinistra «è una costosa propaganda sulla pe… (La Stampa)

Poche centinaia di posti - 388 - attualmente disponibili sugli oltre 1.000 annunciati. Un cantiere ancora aperto, su un terreno rivelatosi friabile, che ha richiesto 90 piloni di fondazione per un consolidamento non previsto. (Avvenire)

Colei che per prima, incurante delle critiche, dimostrava che trasportare esseri umani ripescati in mare in un hot spot creato in un Paese extra-Ue, costato centinaia di milioni di euro, fosse la panacea del grande male. (LA NOTIZIA)

Albania, alla fine sbarcano 12 migranti: quattro sono già in viaggio per l'Italia

Il cittadino straniero fa parte delle 16 persone trasportate a Gjader dalla nave Libra della Marina Militare italiana (LAPRESSE)

Nel video il suo intervento a Rosso & Nero. Sindi Manushi, prima cittadina di Pieve di Cadore, arrivata in Italia dall’Albania a 9 anni, è certa che l’accordo sui migranti sarà un flop. (TG Padova)

DALLA NOSTRA INVIATASehngjin (ALBANIA) Debutto con sorpresa ieri per i due centri italiani per migranti allestiti in Albania, primo esperimento di procedure accelerate per l’asilo e le espulsioni condotte in un Paese terzo. (Corriere della Sera)