"La violenza giovanile non ha genere", gli esperti si confrontano

La violenza giovanile non ha genere, gli esperti si confrontano
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AGI - Agenzia Italia INTERNO

Il ministro dell'Istruzione Valditara accusato dalle opposizioni di non considerare a sufficienza la questione di genere nelle misure di contrasto alla violenza. Da Crepet a Bruzzone, psicologi e psichiatri spostano l'attenzione sulle personalità che non maturano e sull'"inconsistenza genitoriale" (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un anno dopo la morte di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è tornato all’improvviso a parlare del progetto di “Educazione alle relazioni” a scuola, promesso all’indomani del femminicidio della studentessa ventid… (la Repubblica)

Il padre di Giulia Cecchettin, Gino, lancia un appello per chiedere un'ora di educazione all'affettività a scuola: la risposta del ministro Valditara Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. (Virgilio Sapere)

Educazione al rispetto e pari opportunità, Ciriani: “Prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica sono tra le nostre priorità” Di (Orizzonte Scuola)

A scuola un’ora di affettività ogni settimana. Il Ministro vuole per il progetto Paolo Crepet

Lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet ha detto di non sapere se farà parte o meno di un tavolo o una commissione sulla violenza giovanile e il bullismo. Queste le sue parole, raccolte dall’Ansa: “Mi sono reso disponibile, ma al momento non esiste nessun documento, non c’è una carta in cui se ne parla ed io darò la mia disponibilità quando avrò visto anche chi c’è dentro questa commissione”. (Tecnica della Scuola)

È stata tradita la promessa di una rivoluzione culturale, un insulto alla memoria di Giulia Cecchettin". Stefania Ascari (M5s) a Fanpage: "Il governo è indietro di dieci passi rispetto alla realtà. (Fanpage.it)

La “Fondazione Giulia” si propone infatti di inserire nei programmi scolastici un’ora settimanale dedicata all’educazione all’affettività, con l’obiettivo di insegnare ai giovani il rispetto reciproco, la gestione sana delle emozioni e la consapevolezza delle dinamiche relazionali. (altovicentinonline.it)