"Ho bisogno di 200 euro in più" "Ti ho già aiutato con un'operazione in banca", lo spietato sistema Paoletti e la disperazione di un dipendente

Ho bisogno di 200 euro in più Ti ho già aiutato con un'operazione in banca, lo spietato sistema Paoletti e la disperazione di un dipendente
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Si sente tutta la disperazione di un uomo, leggendo le conversazioni riportate nella richiesta di custodia cautelare firmata dal sostituto procuratore Saverio Sapia e accolta dal giudice Luca Bonifacio, a carico di Paolo Paoletti. Si vede tutta la spietatezza di un padrone che ha in mano la vita dei suoi dipendenti, al punto da potergli rinfacciare un sostegno per un’operazione in banca, al punto da potergli negare 200 euro in più su uno stipendio già da fame, pagato a meno di 3 euro all’ora. (CatanzaroInforma)

Ne parlano anche altre testate

Riportiamo di seguito la precisazione inviata dai Consulenti del Lavoro Consiglio Provinciale dell’Ordine di Catanzaro: (CatanzaroInforma)

Funzionavano così le cose nei cinque supermercati di Montepaone, Soverato e Chiaravalle, in provincia di Catanzaro, al centro dell’inchiesta della guardia di finanza che … Quattro euro l’ora per 50 ore settimanali. (Il Fatto Quotidiano)

“Appare evidente – è scritto nella nota – la necessità di garantire la correttezza delle informazioni divulgate, sottolineando che l’immagine della professione non deve essere compromessa da situazioni individuali di soggetti non iscritti all’albo dei consulenti del lavoro”. (Il Dispaccio)

Calabria, in carcere l'imprenditore dei supermercati: soprusi e minacce su 60 dipendenti. «Se si facevano male dovevano dire che si erano feriti a casa»

Ma le criticità non mancano anche sul resto della filiera, e anche nella GDO emergono storie di condizioni di lavoro inaccettabili e degradanti: è il caso dell’imprenditore del catanzarese Paolo Paoletti, arrestato per sfruttamento dei dipendenti e a cui la Guardia di Finanza ha anche sequestrato attività per per un valore di oltre ventisette milioni di euro. (Dissapore)

Sarebbe quindi impossibile per Unindustria Calabria procedere alla sua espulsione dai ranghi dell’associazione, così come auspicato dallo stesso De Masi, e prendere altri e ulteriori provvedimenti in merito. (CatanzaroInforma)

C'è quanto basta per recriminare su un sistema di soprusi cui erano sottoposti 60 dipendenti di cinque attività commerciali del Catanzarese (Montepaone, Soverato e Chiaravalle centrale), costretti anche a lavorare in luoghi che non rispettavano le norme di sicurezza. (Corriere della Sera)