Il Tar asfalta Salvini sulla precettazione dello sciopero. Ma non bisogna abbassare la guardia
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“Salvini, prrr”! Per una volta la sonora pernacchia che ne “I Vitelloni” Alberto Sordi indirizzava ai lavoratori si ribalta di destinatario e arriva dritta dritta in faccia a un nemico di lavoratori e lavoratrici, il Vice-Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Come una pernacchia, infatti, dev’essere arrivato alle sue orecchie il pronunciamento 13467/2024 del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Tar) che stabilisce che anche i lavoratori dei trasporti venerdì 13 dicembre potranno scioperare per tutte le 24 ore previste dallo sciopero generale convocato da Usb (Unione Sindacale di Base), contrariamente a quanto desiderato dal leader della Lega. (Il Fatto Quotidiano)
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Al momento, però, il leader della Lega esclude una terapia d’urto. Le nuove regole vanno discusse “tutti insieme, anche con i sindacati. Sono in primis loro a rendersi conto che, se c'è uno sciopero al giorno, quelle sono giornate di lavoro in meno per i lavoratori”. (la Repubblica)
Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini dopo la decisione del Tar. Per l'ennesimo venerdì di caos e disagi, i cittadini potranno ringraziare un giudice del Tar del Lazio". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il ministro se la prende con la magistratura: «Per l’ennesimo venerdì di caos e disagi, i cittadini potranno ringraziare un giudice» (Open)
Con una nota diffusa nella stessa giornata del 10 dicembre, l’Unione Sindacale di Base ha ribadito la durata di 24 ore dello sciopero. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha deciso di intervenire per contenere lo sciopero del 13 dicembre, riducendolo da 24 a 4 ore tramite l'ordinanza ministeriale 202. (InMoto)
"Normativa dello sciopero va rivista insieme ai sindacati. Penso che siano i sindacati in primis ad accorgersi che se c'è uno sciopero al giorno lo strumento sciopero è da rivedere per l'interesse delle lavoratrici e dei lavoratori. (il Giornale)
Immagine di repertorio (il Giornale)