Jaguar Design Vision Concept: trapelano le prime immagini
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Dopo aver presentato un radicale cambio di immagine, con un nuovo linguaggio stilistico e una grafica aggiornata (qui per saperne di più), la Jaguar mostrerà stanotte a Miami il primo prodotto nato dalla “rivoluzione” stilistica. La Design Vision Concept preannuncia infatti il percorso stilistico che la casa inglese vuole intraprendere, a partire da un’inedita berlina sportiva elettrica di lusso che arriverà nel 2026 e di cui sono già stati fotografati i primi prototipi (qui la notizia). (AlVolante)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il Giaguaro, però, promette di tornare in scena con una visione completamente rinnovata. Pur avendo alle spalle una grande casa come Land Rover, ancora capace di mantenere una solida reputazione, Jaguar affronta una fase critica che mette in discussione il suo futuro. (ClubAlfa.it)
Il giaguaro ha smesso di ruggire. L'iconico felino pronto a sbranare la concorrenza è sparito nel nulla: al suo posto un cerchio con due "J" rivolte in senso opposto, giudicato più adatto ad una borsetta. (Automoto.it)
Il Marchio ha infatti subito subito una trasformazione , prendendo come ispirazione la filosofia del Copy Nothing e affondando le sue radici nelle parole del suo fondatore, Sir William Lyons. È un periodo di profondi cambiamenti in casa Jaguar . (Auto.it)
È in questo contesto che nasce la controversa campagna "Copy Nothing", pensata per esaltare un approccio completamente differente dell’azienda al comparto auto e, di riflesso, polarizzare l’opinione pubblica sulla percezione del marchio. (DMove.it)
Si tratta della Design Vision Concept che la casa automobilistica aveva anticipato, mostrando alcune foto, anche se ancora camuffata. Jaguar si sta preparando ad iniziare un nuovo capitolo della sua storia come marchio solamente elettrico. (HDmotori)
Nella sua video rubrica, «Oriente Occidente», Federico Rampini commenta la polemica scatenata da uno spot pubblicitario che la casa automobilistica Jaguar ha diffuso negli Stati Uniti: «Nella pubblicità si vedono soprattutto figure dall’identità sessuale indefinita e androgina – spiega – Si vedono tutte le etnie del mondo, ma possibilmente quasi nessun bianco. (Corriere TV)