Autonomia, l'idea della Lega: andrà a spiegare la riforma in spiaggia e alle sagre

Autonomia, l'idea della Lega: andrà a spiegare la riforma in spiaggia e alle sagre
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Corriere della Sera INTERNO

Siccome i prossimi passaggi da celebrare potrebbero richiedere alcuni mesi di attesa, l’estate non va sprecata. La Lega lancia quindi una «campagna informativa» di gazebo, manifesti ed eventi sull’Autonomia, per tenere caldo il tema. Alberto Stefani, segretario regionale del Carroccio, dice che si farà «anche e soprattutto nei luoghi di vacanza e villeggiatura», dal mare alla montagna, toccando sagre e feste di paese: insomma, dove si trovano i veneti (e non solo) fra luglio e agosto, perché in città, si sa, le defezioni sono sempre numerose. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Perché? Primo. Qui, la Regione differenziata non ha alcuna responsabilità: le entrate acquisite attraverso l’autonomia differenziata derivano interamente da compartecipazioni al gettito di uno o più tributi erariali maturati sul “suo” territorio. (il manifesto)

Una mancia politica ad un alleato di Governo che segnerà, ancora di più, il destino delle calabresi e dei calabresi. “Una riforma scriteriata che allontanerà la Calabria dal resto del Paese. (StrettoWeb)

"La follia di un governo che non ha a cuore la democrazia, è arrogante e non rappresenta la maggioranza del Paese". Stesso principio anche per il premierato che, per il segretario Cgil, "non serve, piuttosto andrebbe riformata la legge elettorale". (il Resto del Carlino)

De Luca, toh che sorpresa! Combatte l'autonomia spacca-Italia ma la vuole per la Campania

– Il patto dei cinque governatori proverà ad allargarsi. Non sarà facile, ma già così le Regioni che si sono imbarcate nell’impegno politico di dare battaglia al decreto Calderoli di Autonomia differenziata, hanno i numeri per chiedere il referendum. (LA NAZIONE)

E si prepara alla sfida annunciata: quella che porterà al referendum abrogativo. Il fronte contrario all’Autonomia differenziata si muove. (la Repubblica)

C’era una volta Vincenzo De Luca, il governatore della Campania e arci-nemico dell’Autonomia differenziata, quello che lo scorso febbraio si era presentato di fronte a Palazzo Chigi alla testa di 550 sindaci e altri 5.000 compari provenienti da tutto il Meridione per contestare la riforma «che spacca l’Italia e condanna al declino il Sud». (Liberoquotidiano.it)