Il cugino dell’aggressore di Villa Verucchio: “Giustizia per Muhammad, non era un terrorista. Perché hanno sparato?”
Articolo Precedente
Articolo Successivo
– "Muhammad non doveva morire. Perché hanno sparato? Perché non hanno provato a fermarlo in un altro modo? È stato ammazzato ingiustamente. Chiederemo giustizia per lui”. A parlare così è Said, il cugino di Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta, il 23enne egiziano che la sera di Capodanno a Villa Verucchio ha seminato il terrore accoltellando 4 persone, ed è stato ucciso dal comandante dei carabinieri di Verucchio mentre tentava di aggredire lo stesso militare. (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altri media
Un fiume in piena di solidarietà. Che continua ad alimentarsi, ora dopo ora. (il Resto del Carlino)
Due branchi di lupi sono stati immortalati dalle fototrappole mentre scorrazzano nelle spiagge nella parte meridionale del parco del Delta del Po, nella porzione sud del territorio del comune di Ravenna (il Resto del Carlino)
«La nostra associazione – spiega il presidente Paolo Macchi – nutre profondo rispetto per il lavoro della Magistratura e siamo certi che, al netto di un’indagine avviata come atto dovuto, verrà fatta piena luce su quanto accaduto la sera di Capodanno». (malpensa24.it)
Un’ondata di solidarietà travolge Villa Verucchio e si espande in tutta Italia per sostenere il luogotenente dei carabinieri Luciano Masini, indagato per eccesso colposo di legittima difesa dopo aver fermato il giovane egiziano Muhammad Sitta durante la notte di Capodanno (GiornaleSM)
"Servono leggi a tutela degli operatori delle forze dell’ordine". (Gazzetta di Parma)
Il tema è caldo, anzi caldissimo, come dimostra la pioggia di reazioni scatenate dai fatti avvenuti in Valmarecchia la notte di Capodanno. La deputata di Fratelli d’Italia, Alessia Ambrosi, ha proposto "una medaglia" per Luciano Masini, il comandante della stazione dei carabinieri che ha aperto il fuoco sul 23enne egiziano autore degli accoltellamenti. (il Resto del Carlino)