Meloni, Pd: «Giusto che Todde continui a lavorare in attesa della pronuncia dei giudici»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sassari «Trovo del tutto condivisibile quanto affermato dalla presidente della Regione Alessandra Todde, la quale ha chiarito che è giusto rispettare le decisioni della magistratura, e al contempo ha espresso la volontà di continuare ad operare con serenità e determinazione nell’interesse dei sardi, in attesa della pronuncia dei giudici di merito sull’annunciato ricorso». A dirlo è il senatore del Pd Marco Meloni (La Nuova Sardegna)
Ne parlano anche altri giornali
In serata, un big del Movimento quasi geme: “Questa non ci voleva, soprattutto ora…”. Proprio non ci voleva per i Cinque Stelle, questa storia che rischia di fare male alla prima e finora unica presidente regionale della storia del Movimento, la sarda Alessandra Todde (Il Fatto Quotidiano)
Secondo quanto rilevato dal sito web dell'Unione sarda, l'ufficio della Corte d'Appello di Cagliari avrebbe rilevato inadempienze sulle spese tenute durante la campagna elettorale dell'anno scorso. (il Giornale)
“Questa situazione non solo genera un clima di incertezza sul piano politico, ma ha anche ripercussioni operative significative”, spiega Angioni, “poiché il Consiglio Regionale deve ora stabilire una data per affrontare la questione della suddetta decadenza. (Casteddu Online)
Roma «Non conosco nel dettaglio la vicenda ma se il collegio di garanzia arriva a dichiarare decaduta una Presidente della Regione, vuol dire che la documentazione proposta effettivamente presenta falle ed errori e con tutto il rispetto è una bruttissima figura, perché o non sanno come si rendicontano le spese elettorali o pensano di essere più furbi degli altri, e le elezioni si vincono rispettando le regole. (La Nuova Sardegna)
La notizia bomba è anticipata dall’edizione online dell’Unione Sarda. Anche se in definitiva la questione potrebbe rivelarsi meno eclatante di quanto possa sembrare. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
I giornali legati al territorio titolano "terremoto in Regione", ma questo non è un fatto naturale, per così dire. La decisione arriva in seguito a un lungo lavoro che ha messo al vaglio le spese sostenute durante la campagna elettorale di inizio 2024. (QuiFinanza)