Ottavia sotto terra, per sport e per servizio
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Fangul. È la prima parola che avrebbe dovuto dire Ottavia Piana, la speleologa rimasta intrappolata in una grotta tra la val Cavallina e il lago d'Iseo e oggetto di critiche ignoranti da parte dei lemuri social (ma perché ce ne occupiamo ancora?) i quali avrebbero meritato anzitutto un bell'elenco: Fangul, Laguna blu, Mastodon, Ciclopico, tutti gli altri nomi delle gallerie e pareti e cunicoli e pozze che sono stati mappati negli ultimi 18 anni in centinaia di spedizioni: una preziosa di fonte informazioni che aiutano tutti noi (anche quelli seduti sul divano a trastullarsi coi social) perché per esempio analizzano l'acqua che beviamo o con cui ci laviamo, individuano residui di idrocarburi come è capitato sotto il Monte Canin dove gli speleologi trovarono del carburante perso da una cisterna che contaminava le falde acquifere, trovano appunto fonti di inquinamento con monitoraggi e dati poi regolarmente girati a enti come Arpa e Istat che li utilizzano per valutare lo stato delle nostre risorse idriche. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Ottavia Piana è salva, il soccorso alpino ha lavorato duramente affinché fosse estratta dalla grotta di Bueno Fonteno il prima possibile. La risposta: paga l'assicurazione (Virgilio Notizie)
La speleologa Ottavia Piana si trova ricoverata in terapia intensiva all'ospedale di Bergamo. (Fanpage.it)
La stanchezza è tanta, ma 'picchia' meno del previsto. Forse alleviata dall'adrenalina, dall'orgoglio, dalla gioia che si prova dopo avere salvato una vita umana. (BergamoNews.it)
– “Sono partita ieri mattina e sono entrata in grotta nel tardo pomeriggio. Ho partecipato all’ultimo percorso finale, dove la grotta si restringeva notevolmente e ci si poteva muovere solo in fila indiana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
A parlare è Michele Pazzini, lericino doc, istruttore nazionale di soccorso speleologico che ha partecipato alle operazioni per il recupero della speleologa esperta Ottavia Piana che durante un'esplorazione, grazie alla quale è stato individuato un nuovo passaggio all'interno nell'Abisso Bueno Fonteno nella Bergamasca, è rimasta coinvolta in un incidente in grotta. (CittaDellaSpezia)
Progetto Sebino è l’iniziativa di ricerca speleologica avviata nel 2006 per esplorare il sistema carsico che si estende fra il lago di Iseo e il lago di Endine, su una superficie di novanta chilometri quadrati: da una fessura collocata nelle valli di Fonteno ci si immerge in un mondo di grotte e cunicoli sotterranei che si estende per almeno 35 chilometri. (L'Eco di Bergamo)