Elezioni Usa, con i Democratici nello Stato chiave della Pennsylvania: "A caccia di voti nella città natale di Biden"

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
La Stampa ESTERI

Elezioni Usa, con i Democratici nello Stato chiave della Pennsylvania: "A caccia di voti nella città natale di Biden" di Alessia Albertin Le sorti delle elezioni statunitensi si stanno giocando in una manciata di Stati in bilico e, all'interno di questi, in pochi distretti chiave. Due sono in Pennsylvania: Scranton, la città natale di Joe Biden, ed Erie, porta del Midwest. A Scranton i Democratici giocano in casa, ma anche qui faticano a contenere l'avanzata di Donald Trump (La Stampa)

Su altri giornali

L’autorevole sondaggista Nate Silver ha però eccepito sulle modalità di realizzazione del rilevamento: troppo poche persone sarebbero state sondate. Iscrivendoti dichiari di aver preso visione delle condizioni generali del servizio. (StrettoWeb)

Kamala Harris o Donald Trump? Da una delle "ambasciate" di Napoli a New York, tra le mura della pizzeria Song' E Napule di Ciro Iovine, il reportage video tra i volti, le voci, e soprattutto le idee e le speranze dei napoletani. (ilmessaggero.it)

È qui che la liberty bell suonò per annunciare il desiderio di indipendenza. È qui che ognuno avrebbe diritto a cercare la propria felicità. (il Giornale)

(Adnkronos) – E’ un sondaggio choc quello che, in Iowa, afferma che la vice presidente americana Kamala Harris è avanti all’ex presidente Donald Trump. Ovvero viene data al 47% delle intenzioni di voto contro il 44% del candidato repubblicano. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Harris è ora leggermente avanti in Nevada, North Carolina e Wisconsin, mentre Trump è in testa in Arizona. Kamala Harris e Donald Trump continuano a combattere sugli Stati in bilico con il tycoon che ha migliorato la sua posizione in Pennsylvania raggiungendo la vice presidente al 48%. (Corriere Delle Alpi)

Siamo sulla soglia dell’evento più osservato ed analizzato del mondo, eppure nessuna sofisticata intelligenza, ne naturale ne artificiale, riesce a districare questo gorgo elettorale. Nessun ottimismo della volontà potrà compensare il pessimismo della ragione con cui commenteremmo fra qualche ora la paventata vittoria di Trump. (L'HuffPost)