Bac consulting Kft, cosa sappiamo sulla società ungherese sospettata di vendere i cercapersone esplosi nell'attacco in Libano

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Corriere della Sera ESTERI

C'è un giallo nel giallo della scioccante operazione che martedì ha causato l'esp0losione simultanea di migliaia di cercapersone in uso ad altrettanti militanti di Hezbollah. Ed è la provenienza di quelle apparecchiature. Con il passare delle ore l'attenzione si sta concentrando su una società ungherese, ritenuta colei che ha venduto i dispositivi. Ma questa società - che si chiama Bac Consulting Kft e ha sede a Budapest - è circondata da mistero e, come ha chiarito un portavoce della Ue, non avrebbe potuto avere rapporti commerciali con una organizzazione terroristica (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Le indagini per ricostruire come sia stato possibile compiere l’attacco multiplo che martedì ha provocato migliaia di esplosioni multiple di cercapersone nel Paese dei Cedri, provocando al momento 12 morti e oltre 4mila feriti, disegna un gigantesco quanto improbabile triangolo sul mappamondo. (Il Fatto Quotidiano)

Martedì 17 settembre 2024, a partire dalle 15:45 ora di Beirut in Libano (16:45 italiane), gli israeliani hanno fatto esplodere contemporaneamente a distanza (probabilmente mediante esplosivo PETN) migliaia di cercapersone in dotazione ai miliziani di Hezbollah, infliggendo un durissimo colpo all'organizzazione: al momento si contano oltre 4000 feriti e 18 morti. (Geopop)

Leader Hashem Safi al-Din: "Acquistati 5 mesi fa quasi contemporaneamente ai cercapersone" (LAPRESSE)

Libano, nuove esplosioni a Beirut: colpiti ancora cercapersone e walkie-talkie di Hezbollah - I video

Esplosivo sarebbe stato piazzato dal Mossad nei dispositivi prima che venissero consegnati. . (Sky Tg24 )

Una nuova ondata di esplosioni ha scosso il Libano a distanza di 24 ore dal devastante cyber-attacco che ha distrutto i cercapersone dei miliziani di Hezbollah facendo 12 morti e oltre 4mila feriti, con 500 vittime che hanno perso la vista. (Il Fatto Quotidiano)

Per il Jerusalem Post sarebbero esplosi anche iPhone e videocamere, ma la notizia deve essere confermata. Nuove esplosioni sono state avvertite mercoledì 18 settembre pomeriggio a Beirut, nella periferia sud roccaforte di Hezbollah, a 24 ore dall’attacco a migliaia di cercapersone di miliziani del “Partito di Dio” in Libano e Siria. (Open)