Pari opportunità: per quasi 5 italiani su 10 livello raggiunto "ancora insufficiente"

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LA STAMPA Finanza INTERNO

Pur con qualche timido segnale di miglioramento rispetto allo scorso anno, l’Italia appare ancora lontana dal raggiungimento delle pari opportunità: quasi cinque italiani su 10 (il 46%, in calo di 3 punti sul 2024) ritengono che l’attuale livello di pari opportunità sia insufficiente, mentre per il 27% è sufficiente (1 punto in meno) e, sempre per il 27% (4 punti in più) è buono. Ma se dalla valutazione complessiva si passa a quella espressa dalla componente femminile della popolazione, le cose cambiano in peggio. (LA STAMPA Finanza)

La notizia riportata su altri giornali

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo -L’8 marzo non è solo una celebrazione, ma un momento di riflessione sulle conquiste delle donne e sulle sfide ancora aperte nel mondo del lavoro. Per la Cisl, questa giornata rappresenta l’occasione per riaffermare l’impegno nella tutela dei diritti, nella promozione della parità salariale e nel contrasto alle discriminazioni di genere. (Tuscia Web)

Oggi è la festa della donna, che in Italia guadagna meno del suo collega maschio. Lavoro: chi ce l'ha e chi no (Il Milanese Imbruttito)

CATANZARO – Dal lavoro alle pensioni, passando per tutti quei diritti che rimangono su carta ma difficilmente trovano un pieno riconoscimento, fino a quelli negati. Lo Spi Cgil Calabria e il Coordinamento Donne Spi Calabria dedicano l’otto marzo alle donne di ieri e a quelle di oggi con una serie di iniziative, eventi e approfondimenti che coinvolgeranno tutti i territori. (Quotidiano online)

Anche grazie a un ottimo quarto e ultimo trimestre (+11,1%) il nostro Paese ottiene un risultato importante: riesce a superare la concorrente Francia (450,1 milioni di presenze, -0,8%) e nella graduatoria europea si piazza così al secondo posto dietro la Spagna, per ora irraggiungibile con 500,1 milioni di presenze (+3,3%). (Il Giornale d'Italia)

I dati della Cgil sulla condizione femminile. Gli uomini impiegati 52 settimane sono il 60% contro il 48%. (Virgilio)

"La parità di genere – afferma la docente – rappresenta uno degli obiettivi chiave dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che punta a individuare e promuovere azioni concrete mirate a eliminare violenze e discriminazioni e a migliorare le condizioni di vita di tutte le donne e le ragazze". (il Resto del Carlino)