Romagna, i balneari incontrano Salvini che assicura indennizzi "giusti ed equilibrati"
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Il 20 marzo, i rappresentanti dei balneari si sono incontrati con il ministro Matteo Salvini per discutere il decreto sugli indennizzi destinati ai concessionari uscenti, in vista dei bandi di gara. Tra i partecipanti al tavolo anche i rappresentanti romagnoli, tra cui Mauro Vanni e Diego Casadei. L’incontro ha avuto l’obiettivo di esaminare le proposte emerse durante la consultazione, prendendo in considerazione le osservazioni della Commissione Ue. (GiornaleSM)
La notizia riportata su altre testate
Mentre la stagione estiva si avvicina, il governo corre contro il tempo per definire le regole sugli indennizzi destinati ai gestori uscenti. MANFREDONIA (FOGGIA) – A due anni dalla scadenza dei bandi per le concessioni demaniali marittime, il settore balneare italiano si trova in una situazione di stallo normativo. (StatoQuotidiano.it)
"Consideriamo inaccettabile la proposta dell’Unione Eruopea, che vuole mandarci a casa non solo senza indennizzi ma neppure una mancia. Così il presidente di Confartigianato Imprese Demaniali Mauro Vanni, di ritorno dal Mit a Roma per il secondo incontro del Tavolo consultivo sulle concessioni demaniali con Matteo Salvini (il Resto del Carlino)
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere osservazioni, indicazioni e proposte utili alla definizione delle esigenze di servizio pubblico nei collegamenti marittimi da, per e tra le isole maggiori. (SARdies.it)
La disciplina delle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali per finalità turistico-ricreative è stata oggetto, nel tempo di numerosi interventi normativi ed ha registrato il formarsi di un copioso orientamento giurisprudenziale, sia quanto alla durata delle stesse, sia quanto alle modalità di affidamento1. (Diritto Bancario)
Apprezzano lo sforzo del Ministero alle Infrastrutture ma già si parla di ricorso presso la Corte di Giustizia Europea. Tradotto: confidano nella buona volontà del ministro Salvini, deciso «a lavorare con i balneari perché ci siano degli indennizzi per chi smetterà di fare la propria attività e un trattamento giusto ed equilibrato per chi entra e chi va avanti a fare il suo lavoro», ma temono che ad imporsi sarà l’interpretazione stringente dell’Unione Europea. (corriereadriatico.it)
Se da un lato un’eccessiva frammentazione potrebbe penalizzare gli investitori con una visione di sviluppo a lungo termine, dall’altro l’accorpamento di più lotti in concessioni più grandi rischia di escludere le realtà locali, limitando la concorrenza e la diversificazione dell’offerta turistica. (Appalti e Contratti)