Kiev e Mosca guardano a Trump
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Donald Trump sta probabilmente ricorrendo a un approccio di ambiguità strategica sulla crisi ucraina. E a confermarlo sembrerebbero stare i discorsi recentemente pronunciati da Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Lo zar si è mostrato particolarmente duro, riferendosi all’autorizzazione, arrivata da Joe Biden, all’uso dei missili Atacms in territorio russo. “Da quel momento, come abbiamo ripetutamente sottolineato, un conflitto regionale in Ucraina, precedentemente provocato dall'Occidente, ha acquisito elementi di carattere globale”, ha affermato lo zar. (Panorama)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Questo è quanto russi e ucraini stanno facendo, gli uni all’attacco, gli altri in difesa. Facendosi più guerra Russia e Ucraina si preparano a cessarla. (La Stampa)
Si presume dunque che l’Ucraina sarà divisa in tre parti. Il Ministero della Difesa russo ha reso noto di “uno studio strategico in merito allo sviluppo della situazione politico-militare nel mondo fino al 2045, che presuppone la liquidazione dell’Ucraina e la divisione del territorio ucraino”, afferma Interfax-Ucraina citando fonti dell’intelligence. (Farodiroma)
Poi il capo del Cremlino, a sorpresa, ha parlato alla Nazione, parlando di guerra globale ed intensificando la minaccia nucleare. Di tutta risposta, il presidente russo Vladimir Putin ha colpito l’Ucraina con un missile ipersonico balistico, con una violenza senza precedenti. (Il Faro online)
La serata, condotta dalla giornalista Roberta Floris de... (La Verità)
Questa sintesi sembra fare pensare a una rapida fine del conflitto con Mosca desiderosa di cessare i combattimenti come effetto delle nuove armi a disposizione di Kiev: non solo i missili a lungo raggio, ma anche le mine antiuomo non persistenti la cui fornitura è stata decisa da Washington. (ilmessaggero.it)
Le minaccie di Putin sul possibile allargamento del conflitto mettono paura. Le riflessioni del fondatore e direttore del Quotidiano di Sicilia Carlo Alberto Tregua. (Quotidiano di Sicilia)