Netanyahu: "Verità è che Israele vuole pace e compatte per propria vita"

Netanyahu: Verità è che Israele vuole pace e compatte per propria vita
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CremonaOggi ESTERI

(Adnkronos) – “Ho deciso di venire per dire la verità, parlare per il mio popolo, il mio Paese e la verità, e la verità è che Israele vuole la pace, ha fatto la pace e la farà”. Così Benjamin Netanyahu in apertura del suo discorso all’Assemblea Generale dell’Onu affermando che non intendeva quest’anno andare a New York perché “il mio Paese è in guerra, sta combattendo per la vita”, ma di aver deciso di venire “dopo aver sentito le bugie e le falsità dette sul mio Paese da questo podio”. (CremonaOggi)

La notizia riportata su altri media

Chiedete a Nasrallah», ha detto il presidente, riferendosi al leader militare di Hamas a Gaza e al leader del gruppo sciita libanese Hezbollah, entrambi uccisi in attacchi israeliani. Ogni giorno, i suoi burattini vengono eliminati. (Gazzetta del Sud)

Quando il premier israeliano Netanyahu è salito sul podio all’Assemblea generale Onu la scorsa settimana, decine di governi hanno abbandonatol’aula. L’obbrobrio globale di Netanyahu e del suo governo è dovuto alla violenza depravata di Israele contro i suoi vicini arabi. (Il Fatto Quotidiano)

Un anno dopo l’incredibile azione partita da Gaza, che portò alla morte di 1200 e al rapimento di circa 250 civili israeliani, un anno dopo la più incredibile e clamorosa sconfitta strategica e d’immagine mai subita da Israele in casa propria, e per mano delle truppe non proprio addestratissime ed equipaggiatissime di Hamas, Netanyahu ha voluto presentarsi all’appuntamento dell’anniversario con uno scalpo pesante, capace di oscurare il ricordo di quella clamorosa defaillance, di far passare in terzo piano le proteste di familiari e amici dei rapiti, di derubricare perfino ad argomento della propaganda avversaria il ricordo – già timido di suo, nella società israeliana – delle decine di migliaia di civili uccisi a Gaza dall’esercito d’Israele, con ogni probabilità responsabile – assieme ai suoi vertici politici – di crimini di guerra che come tali non passeranno mai in giudicato, a proposito di memoria. (GLI STATI GENERALI)

LA QUARTA GIOVINEZZA DI NETANYAHU, E ALTRE DESTRE A LUNGA CONSERVAZIONE

Confondono la tirannia terroristica con la resistenza, ignorano il giubilo del popolo iraniano che si è ritrovato i miliziani di Hezbollah in casa, a sparargli addosso durante le proteste a mani nude per il diritto a indossare, leggere, dire quel che si ritiene e non quello che ritengono gli ayatollah, e per quella parolona repellente ai tipi alla Hezbollah: democrazia. (L'HuffPost)

Rendendo noto quello che si sapeva già, ovvero la guerra va avanti tanto a Gaza quanto in Libano. Venerdì Netanyahu è salito sul podio del Palazzo di Vetro e quando molte delegazioni hanno abbandonato l'aula, sfilando sotto i suoi occhi, non si è lasciato minimamente intimidire dalla protesta. (L'HuffPost)

La seconda metà di settembre è stata caratterizzata dall'avvio dell'all-in militare e strategico di Israele, che su iniziativa del primo ministro Benjamin Netanyahu ha alzato la posta dello scontro con i rivali regionali. (Inside Over)