I «paletti» di Meloni sulla Difesa e le perplessità di Bruxelles su Roma
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Se chiedi a Palazzo Chigi ti rispondono che tutto è prematuro, che certo, l’Italia sarà dentro il processo di riarmo lanciato da Bruxelles, che se non altro per il peso specifico di Leonardo e di Fincantieri non può restarne fuori, ma che le cautele che Meloni ha espresso al Consiglio europeo giovedì, e che l’intero governo coltiva in queste ore, sono legate ad almeno due o tre fattori: il timore di pregiudicare il rapporto strategico con la Casa Bianca, l’ansia di considerare parziali le promesse di disimpegno arrivate finora da Trump rispetto alla Ue e, infine, i nostri conti pubblici. (Corriere Roma)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Dopo aver spiegato nel Parlamento italiano che la sua Europa non è quella di Ventotene, la premier Giorgia Meloni, ieri a Bruxelles per il Consiglio europeo, ha avuto modo di spiegare a Ursula Von der Leyen quanto pure quella che sta guidando lei non sia l’Europa che la accontenta. (La Stampa)
In equilibrio precario tra le due sponde dell’oceano, sempre attenta a non scontentare il sovranismo di Matteo Salvini. Sui dossier, Giorgia Meloni è sempre più distante dalla presidente della Commissione (ad eccezione dei migranti, su cui ieri ha convocato di nuo… (la Repubblica)
"Continuo a ritenere che tra tutte le strade che abbiamo di fronte quella di una estensione dei principi o dell'articolo 5 del trattato della Nato, anche senza l'ingresso immediato dell'Ucraina nella Nato, sarebbe la soluzione più efficace su un lungo periodo e anche per svelare eventuali bluff della Russia. (la Repubblica)
Bruxelles, 20 mar. – “Le risorse” del ReArm Europe “sembrano molte ma sono virtuali, è la stima che si fa di una scelta stati nazionali”. (Agenzia askanews)
Al Consiglio europeo di Bruxelles, Giorgia Meloni fa pressing su due dei temi più importanti per il governo italiano in questo momento storico: l'immigrazione e l'aumento delle spese in armamenti, bilanciato dalla necessità di non compromettere le finanze pubbliche. (Adnkronos)
ROMA – “Siamo partiti dall’Ucraina con in collegamento il presidente Zelensky. Viene mantenuto il sostegno europeo. E si sostengono anche gli sforzi americani come la richiesta italiana per una pace giusta e duratura e si fa riferimento alla proposta di cessate il fuoco che mette la palla nel campo russo”. (Dire)