In difesa di Cecilia Sala: riflessioni tra giustizia ed opinioni (minorili) in libertà
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(di Gino Lanzara ) La notizia di arresto e detenzione di Cecilia Sala presso le patrie galere della felice repubblica islamica dell'Iran, appartiene ormai alla cronaca passata. Lungi dal partecipare i perché e i percome del fermo, se non che la reporter sembra aver contravvenuto in qualche modo alla legge islamica, l'Iran è riuscito a confermare la sua fama illiberale e di abile contravventore (lui si) di prassi e diritto internazionali, elastici elementi di concettualità spesso soggette a pericolose geometrie variabili. (Difesa Online)
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E poi, ancora, la morte dell'ex presidente americano, Jimmy Carter, la strage aerea in Corea del Sud e l'attacco di uno squalo in Egitto che ha causato il decesso di un turista italiano. Questi i principali temi presenti sui quotidiani, oggi in edicola (Sky Tg24 )
Appena la giustizia iraniana lo comunicherà agli Esteri verrà detto per quali motivi Cecilia Sala è stata arrestata”. Lo ha detto Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, in collegamento telefonico con Zona Bianca su Rete4, in merito alla giornalista italiana detenuta dal 19 dicembre in Iran. (SardiniaPost)
ROMA — Stretto tra le pressioni di Washington e le richieste informali delle autorità iraniane, il governo cerca una scappatoia diplomatica per liberare Cecilia Sala entro un mese. Oggi l’avvocato messo a disposizione della giornalista dalla nostra ambasciata dovrebbe riuscire a ottenere un documento con i capi d’imputazione spiccati dalla repubblica islamica. (la Repubblica)
"Chiediamo ancora una volta il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri arbitrariamente detenuti in Iran senza giusta causa", ha dichiarato mercoledì un funzionario del Dipartimento di Stato Usa intervistato dal quotidiano La Repubblica. (Euronews Italiano)
E dopo la preoccupazione bipartisan per le sue condizioni detentive, dopo le telefonate alla famiglie e il lavoro diplomatico, puntuali arrivano le polemiche. Cecilia Sala è detenuta da 11 giorni nel carcere di Teheran. (Nicola Porro)
Lo afferma il dipartimento generale delle relazioni con i media internazionali del ministero della Cultura di Teheran, citato dall’Irna, agenzia di stampa ufficiale iraniana. Si tratta della prima comunicazione ufficiale da parte di Teheran dall’inizio della detenzione della cronista di Chora media e del Foglio. (Il Fatto Quotidiano)