Tour De France 2024, ordine d'arrivo quarta tappa Pinerolo-Valloires: vince Pogacar, di nuovo maglia gialla sul Galibier

Tour De France 2024, ordine d'arrivo quarta tappa Pinerolo-Valloires: vince Pogacar, di nuovo maglia gialla sul Galibier
Corriere della Sera SPORT

Scatenato, traboccante di rabbia agonistica negli ultimi due chilometri del Galibier e poi tutto solo lungo la discesa verso Valloire, Tadej Pogacar si è ripreso la maglia gialla e dopo quattro tappe ha fatto capire (a Jonas Vingegaard ma anche agli altri) che togliergli il terzo Tour de France sarà un compito durissimo. La Pinerolo-Valloires poteva essere una tappa interlocutoria con la classica fuga in avanscoperta e magari solo qualche schermaglia tra i big. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre fonti

Le salite della quarta tappa del Tour 2024 erano lunghe, ma non dure e secondo la maggior parte degli esperti (compresi noi) era prevedibile un arrivo in gruppetto. Però i numeri di Pogačar sul Galibier sono stati talmente straordinari che lo sloveno è comunque riuscito a fare la differenza. (BiciDaStrada.it)

Dal giallo al nerissimo: Carapaz va in crisi a più di 6 km dalla cima del Galibier (Eurosport IT)

In salita ha spazzato via ogni primato precedente e in discesa ha fatto ancor più la differenza toccando velocità a dir poco vertiginose. (Fanpage.it)

E se Tadej avesse già vinto il Tour? Occhio, Vingegaard è ancora lì. E Remco...

Missione compiuta per Tadej Pogacar. Lo sloveno è tornato in maglia gialla e il suo Tour si è messo molto bene, anche considerando la forza della sua squadra. (Eurosport IT)

La montagna della leggenda chiamava e il leggendario Tadej ha risposto. Lo sloveno rivestitosi di giallo, con l’idea di non perdere più la maglia preziosa fino all’ultima curva di Nizza il 21 luglio, ha parlato a caldo dell’ennesima impresa: "Sono strafelice, era una tappa da sogno e finirla così è incredibile. (La Gazzetta dello Sport)

Sale sul Galibier, una delle montagne del mito, a una media di 27,1 km orari (contro i 27 netti di Vingegaard e i 26,9 di Evenepoel). Assistiamo a uno degli attacchi di squadra più feroci e violenti a memoria di suiveur, e poi a un attacco individuale che definiremmo il solito, se non fosse che Pogacar di solito non fa mai niente. (La Gazzetta dello Sport)