Il Mossad e i cercapersone: un colpo a Hezbollah e una lezione di strategia a Netanyahu
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L'operazione di martedì 17 settembre, che ha portato Israele a colpire Hezbollah tramite l'esplosione di cercapersone trasformati in ordigni, ha rappresentato, dal punto di vista operativo, un indubbio successo delle forze d'intelligence israeliane. Le fonti ben informate ricordano, infatti, che è stato il Mossad a mettere in pista le condizioni per rendere possibile l'attacco in cui sono morte 16 persone, (Inside Over)
La notizia riportata su altri media
"Nel giro di un minuto il nemico è riuscito a infliggere uno dei suoi peggiori colpi a Hezbollah dall'inizio del conflitto", ha detto. Un portavoce di Hezbollah ha riferito al quotidiano libanese al Akhbar che l'operazione dei cercapersone esplosi è stato "un duro colpo". (Tiscali Notizie)
Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: oggi è mercoledì 18 settembre 2024. (Today.it)
Il capo del Comando settentrionale delle forze di difesa israeliane, generale Ori Gordin, ha dichiarato che l'esercito è determinato a cambiare la situazione della sicurezza al confine con il Libano il prima possibile, nel contesto di crescenti tensioni con Hezbollah (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Dopo le indiscrezioni di Axios arriva la conferma del New York Times. La maggior parte dei dispositivi era del modello AR924. (Open)
A meno di 24 ore da quello che si potrebbe definire il primo attacco cibernetico selettivo con conseguenze reali, sono incominciate le prime speculazioni su dati reali e prese di distanze. (Nicola Porro)
Un'azione coordinata contro Hezbollah con effetti dirompenti: almeno 11 morti e circa 4000 feriti in un attacco hi-tech che assesta un colpo durissimo ai miliziani. A sferrare il colpo, ieri, sarebbe stato Israele, che non rivendica l'azione e non commenta le accuse. (Secolo d'Italia)