Mills, il Pulitzer della foto con la scia del proiettile dell’attentato a Trump: “Quasi non ci credevamo”

Mills, il Pulitzer della foto con la scia del proiettile dell’attentato a Trump: “Quasi non ci credevamo”
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la Repubblica ESTERI

NEW YORK — I fotografi al seguito di Donald Trump dicono tutti la stessa cosa: è come finire in un vortice quando ti trovi accanto a lui. Può sempre succedere qualcosa. Doug Mills lo sa: il leggendario fotografo del New York Times, 64 anni, di Greensboro, North Carolina, premio Pulitzer per la campagna di Bill Clinton del ‘92 e per lo scandalo Lewinsky, è stato l’unico in grado di catturare il mo… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

In attesa dell’audizione ufficiale della commissione d’inchiesta che si svolgerà il prossimo 22 luglio, la direttrice del Secret service Kimberly Cheatle, l’agenzia statunitense preposta alla sicurezza del presidente degli Stati Uniti e degli ex presidenti, si è assunta la responsabilità del fallimento della sua agenzia nel prevenire l’attacco all’ex presidente Donald Trump, affermando tuttavia di non avere intenzione di dimettersi. (Armi e Tiro)

USA (Limes)

È l’evoluzione della specie del Secret Service, l’Agenzia federale statunitense che fa capo al Dipartimento della Sicurezza interna incaricata, da un lato, a condurre indagini penali su casi delicati e che hanno a che fare fra le altre cose con il controspionaggio e, dall’altro, a proteggere i leader politici del Paese, le loro famiglie ma anche i capi di Stato o di governo negli eventi pubblici, come le campagne elettorali. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I trumpisti accusano i democratici di aver suscitato con la loro aggressività il tentato omicidio di Trump

In merito all'attentato a Trump c'è un video circola sui social con una didascalia che non lascia spazio ad interpretazioni: "Tutto il tempo e le opportunità per eliminare l'attentatore". Diverse persone presenti al comizio del tycoon in Pennsylvania avevano visto la minaccia in anticipo, e si chiedevano: "Cosa sta succedendo?". (Il Giornale d'Italia)

Caro direttore, l'attentato in Pennsylvania a Donald Trump cambia radicalmente la scena politica americana. È però presto per affermare che la partita elettorale è già chiusa. (Italia Oggi)

E perché tra questo veleno – che contamina da tempo la normale dialettica politica e ne delegittima attori e istituzioni – e la violenza vi è un’interdipendenza strettissima. Colpisce, ma non può sorprendere questo attentato a Donald Trump (ISPI)