I verdetti del Gambero Rosso. Il Gatto Verde novità dell’anno. Cavallino, balzo di tre lunghezze
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– Aria nuova in cucina per il Gambero Rosso, con una nuova veste della Guida ai Ristoranti d’Italia, che offre una lettura lucida e competente dei cambiamenti che sta vivendo la ristorazione italiana. Un’edizione ripensata che arriva al cuore del settore. Su scala nazionale Niko Romito rimane al vertice della classifica delle 52 Tre Forchette condividendo il podio con Enrico Crippa che sale in vetta. (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altri giornali
Ci sono tre ristoranti siciliani tra i primi 52 in Italia secondo il Gambero Rosso. Nella classifica della “Guida ristoranti d’Italia 2025” presentata oggi, quello con il punteggio più alto è Duomo, a Ragusa, sedicesimo con 92 su 100. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)
La Lombardia primeggia per ristoranti d’eccellenza con 3 forchette, secondo la classifica 2025 del Gambero Rosso dove ci sono 52 ristoranti. In testa Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo), Cracco in Galleria a Milano e D’O di Davide Oldani a Cornaredo (Milano). (Fanpage.it)
Stando al punteggio stilato dalla guida, sono tre i locali che superano i novanta punti complessivi. Più in alto di tutti, almeno per la Toscana, c'è Enoteca Pinchiotti a Firenze, 93 punti. Alle sue spalle, a 91 punti, ecco Da Caino a Montemerano (Manciano). (gonews)
“Una cucina istintiva, senza confini e con libera creatività, che rispetta le mie origini partenopee e rende omaggio alla meravigliosa terra dove abbiamo deciso di intraprendere questa avventura”, descrive la propria cucina nel cuore del Parasio, Vincenzo Agrillo. (LaVoceDiImperia.it)
Di seguito il testo edito da Gambero Rosso nella Guida 2025 L'insegna di Gianluca Gorini e Sara Silvani è diventata una delle tappe obbligate per gli appassionati in transito in questa parte di Romagna poco caciarona, come lo è questo locale quieto e rilassante celato tra le stradine in pietra di San Piero in Bagno. (Saturno Notizie)
Da Vittorio è una certezza Conferma le sue tre forchette, simbolo della ristorazione d'eccellenza, Da Vittorio di Brusaporto con la sua «cucina lussuosa nel senso meno snobistico che si possa immaginare: qualità eccelsa degli ingredienti, presentazioni perfette, una ricerca orientata al sapore e non a intimidire il cliente», come recita la guida. (Prima Bergamo)