Incendio Roma Ponte Mammolo, Ordine Medici: "Finestre chiuse, no condizionatori: solo ventilatori"

Incendio Roma Ponte Mammolo, Ordine Medici: Finestre chiuse, no condizionatori: solo ventilatori
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CremonaOggi INTERNO

(Adnkronos) – Dopo i recenti incendi e le segnalazioni dei cittadini sull’aria irrespirabile in alcune zone della Capitale, sul fronte della tutela della salute “la regola numero uno è tenere le finestre chiuse”. “Indicazione sicuramente pesante in questo periodo di grande caldo anche perché non è indicato usare i condizionatori che riciclano l’aria esterna. Meglio usare i ventilatori. O, per chi può, spostarsi in zone meno interessate”. (CremonaOggi)

Ne parlano anche altri giornali

Odore di fumo, puzza di plastica bruciata. Il day after del grande incendio di Ponte Mammolo costringe a turarsi il naso mezza città. Dalla Montagnola a piazza Bologna, fino a Colli Albani e al Pigneto, l’aria è pesante. (Repubblica Roma)

Aria irrespirabile a Roma per i vasti incendi che negli ultimi giorni hanno interessato la Capitale. L'ultimo, scoppiato nel tardo pomeriggio di ieri, ha interessato la zona di Ponte Mammolo e quella di Cesano, dove vigili del fuoco e volontari della protezione civile hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme. (Adnkronos)

Maxi incendio di sterpaglie e automobili alla periferia di Roma, zona Ponte Mammolo. Le fiamme hanno coinvolto alcune baracche e dei parcheggi, due bambini sono stati portati in ospedale per i fumi inalati. (Corriere TV)

VIDEO | Ponte Mammolo “divorato” dalle fiamme, evacuati e disagi dopo l’incendio

O, per chi può, spostarsi in zone meno interessate dagli incendi". I consigli dei medici ai cittadini: "Chiudere le finestre. (Fanpage.it)

O, per chi può, spostarsi in zone meno interessate". Meglio usare i ventilatori. (Tiscali Notizie)

Sta facendo il giro di tutta Italia il video con le immagini del vasto incendio che ha interessato la zona di Ponte Mammolo e di Cesano a Roma nella giornata di domenica. In via precauzionale sono state evacuate circa 120 persone dalle abitazioni e dagli hotel della zona. (Quotidiano di Sicilia)