Auto elettriche, l’allarme Acea: “Necessaria un’azione urgente”
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Acea non smette di lanciare allarmi su quanto la situazione della mobilità “alla spina” sia preoccupante, proprio in ottica futura. L’associazione costruttori automobilistici europei porta a riprova una recente analisi di S&P Global per sottolineare "un peggioramento delle prospettive per il mercato dei veicoli elettrici a batteria, in un contesto economico mutevole". Peggioramento che, secondo le stime, potrebbe costringere l’industria automotive "a rivalutare i trend" europei previsti nei primi mesi del 2024. (Auto.it)
Ne parlano anche altre testate
Finisce in Nord Europa l’usato elettrico italiano. Lo rivela uno studio di AutoProff, il marketplace B2B di AutoScout24 riservato ai professionisti del settore. Secondo lo studio, nei primi 10 mesi dell’anno oltre l’80% delle auto elettriche usate vendute da rivenditori italiani sono state acquistate da dealer esteri. (Vaielettrico.it)
In Europa, il 15% delle emissioni totali di CO2 viene prodotto da auto e furgoni: un dato che ha spinto il Parlamento Europeo, nell’ambito delle sue politiche di contrasto al cambiamento climatico, ad approvare una legge che, a partire dal 2035, vieti la vendita di vetture a combustibili fossili come benzina o diesel, ma anche GPL e metano, con l’ambizioso obiettivo di ridurre a zero le emissioni provenienti da questo tipo di veicoli. (National Geographic Italia)
Il settore italiano delle auto elettriche si trova di fronte a una sfida significativa, come evidenziato dai dati del mercato B2B ( business-to-business). Nei primi dieci mesi del 2024, oltre l’80% delle vetture elettriche usate vendute dai rivenditori italiani è stato acquistato da operatori esteri. (QN Motori)
L’Italia si trova in una fase cruciale della transizione alla mobilità elettrica, un processo che sta evidenziando una netta dicotomia tra l’andamento del mercato interno e le tendenze europee. Mentre i Paesi del Nord Europa mostrano una crescente adozione di veicoli elettrici, l’Italia si attarda, evidenziando una marcata preferenza per le auto tradizionali a benzina e diesel. (SicurAUTO.it)
Questa revisione al ribasso secondo ACEA rappresenta un'importante battuta d'arresto del processo che dovrebbe portare le case automobilistiche a rispettare i nuovi e più stringenti limiti sulle emissioni dal 2025. (HDmotori)
Il peggioramento della situazione rischia di aumentare i costi di conformità per i produttori, spingendo l’Europa a dipendere da alleanze esterne. Acea chiede un riesame urgente delle normative per salvaguardare la competitività dell’industria europea. (Autoappassionati.it)