Italiano e Zaniolo, esultanze velenose: spudorati o sinceri?
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Italiano e Zaniolo, se esultare fa scandalo Vincenzo Italiano e Nicolò Zaniolo, maleducati e spudoratamente vendicativi, dietro la lavagna. Dicono: non si esulta così davanti alla propria ex, è una mancanza di rispetto. O meglio è un tabù. Col tempo abbiamo accettato e infine istituito e formalizzato l’ipocrita protocollo dell’esultanza post gol. L’esternazione della gioia interiore è ammessa, ma nel caso si faccia gol o si ottenga la vittoria contro una propria ex bisogna fingersi tristi, contriti e dispiaciuti. (Bloooog!)
La notizia riportata su altre testate
Nella partita più sentita, ma giocata senza Palladino a sedere in panchina (il tecnico era assente per lutto dopo la scomparsa della madre Rosa nelle scorse ore) la Fiorentina cede il passo al Bologna del freschissimo ex Vincenzo Italiano e, con l'1-0 maturato nei 90 minuti più recupero del Dall'Ara, vede interrompersi la possibilità di iscrivere il proprio nome nelle pagine di storia del club, con la nona vittoria consecutiva possibile che sfuma nel complicato pomeriggio emiliano (leggi qui le pagelle di Tuttomercatoweb. (TUTTO mercato WEB)
Botta e risposta tra il dirigente della Fiorentina Daniele Pradè e il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano. Pradè era intervenuto dalla pancia del Dall’Ara ai microfoni di Dazn, al termine della sconfitta contro il Bologna parlando proprio dell’ex collaboratore: «Non mi è piaciuto per niente l’atteggiamento di Italiano di fronte ai nostri tifosi. (IlNapolista)
Che cosa è il rispetto? «Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona». In questo caso non si tratta di una persona, ma di una società, la Fiorentina che Vincenzo Italiano allenato, portato quasi alla vittoria e rispettato per tre splendidi anni assieme. (1000 Cuori Rossoblu)
foto di Giacomo Morini Ha fatto tanto discutere l'esultanza molto accesa di Vincenzo Italiano dopo la vittoria del Bologna contro la Fiorentina, sua ex squadra. Ai microfoni di Dazn, nel post partita, il direttore sportivo viola Daniele Pradè ha attaccato il tecnico rossoblù visto il suo atteggiamento. (La Lazio Siamo Noi)
Ci sono istinti ed emozioni, ci sono gol, ci sono gioie e ci sono dolori e gli stadi sono luoghi dove si può dare sfogo a un sentimento, sempre nel rispetto di tutti. L’ipocrisia che chiede agli ex di turno di non esultare mai non dovrebbe esistere, perché si tratta di uno sport dove le critiche sono all’ordine del giorno, a volte anche gli insulti, gli allenatori vengono cambiati o esonerati e spesso nessuno riconosce meriti acquisiti in una lunga militanza perché si preferisce guardare a due partite perse piuttosto che al percorso. (Tuttobolognaweb)
La rabbia in corpo, lezione di Italiano. Perché essere ex - di questi tempi - significa non dover mai dire: mi dispiace. (la Repubblica)