Volkswagen ancora tagli per 1,5 miliardi, il problema è il costo del lavoro troppo alto
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Il gruppo Volkswagen si trova ad affrontare una delle crisi più difficili della sua storia recente. La pressione dei costi del lavoro in Germania, tra i più alti al mondo, e la concorrenza dei produttori cinesi stanno costringendo il colosso automobilistico a intraprendere misure drastiche. In ballo ci sono 1,5 miliardi di tagli immediati e un piano complessivo da 17 miliardi di euro che potrebbe includere chiusure di stabilimenti e licenziamenti massicci. (QuiFinanza)
Ne parlano anche altre testate
Tra le grandi Case automobilistiche europee in crisi quella che nelle ultime settimane ha suscitato maggiore attenzione è la Volkswagen. Da una parte ci sono i lavoratori e i sindacati, dall’altra un’azienda che deve fronteggiare l’agguerrita concorrenza asiatica, i maggiori costi dell’energia e la domanda delle elettriche in netto calo. (AlVolante)
Ultim'ora news 21 novembre ore 17 (Milano Finanza)
Daniela Cavallo, la presidente dei Consigli di Fabbrica e portavoce dei lavoratori del gruppo Volkswagen, ha anticipato un piano per la riduzione dei costi di 1,5 miliardi di euro (il colosso tedesco punta ai 4 per il solo marchio dell'Auto del Popolo). (La Stampa)
Ora, però, sembra proprio che si stia avvicinando la definitiva resa dei conti tra vertici aziendali e centrali sindacali. (ClubAlfa.it)
Il gruppo Volkswagen è quello che spende di più, a livello percentuale sulle vendite, in costi del personale. I conti non tornano a Wolfsburg. (il Giornale)
Le ipotesi a cui si guarda? La chiusura di tre stabilimenti del marchio Vw in Germania, decine di migliaia di licenziamenti , tagli del 10% ai salari, un congelamento degli stipendi per due anni. L’obiettivo del management è tagliare 17 miliardi di euro. (Il Sole 24 ORE)