8 Marzo, Spi Cgil Calabria: «donne penalizzate nel lavoro e non solo». Domani in piazza a Cosenza

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Quotidiano online INTERNO

Advertisement CATANZARO – Dal lavoro alle pensioni, passando per tutti quei diritti che rimangono su carta ma difficilmente trovano un pieno riconoscimento, fino a quelli negati. Lo Spi Cgil Calabria e il Coordinamento Donne Spi Calabria dedicano l’otto marzo alle donne di ieri e a quelle di oggi con una serie di iniziative, eventi e approfondimenti che coinvolgeranno tutti i territori. Lo scopo è quello di dare respiro a quella cultura della parità iniziata nel 1968 e che ancora oggi ha molto da dire, per arrivare ad una società più equa che valorizzi il ruolo della donna, anziché penalizzarlo relegandolo all’ambito familiare e che tenga conto della maternità, senza renderla un handicap o un ulteriore motivazione per allargare i divari tra i due sessi. (Quotidiano online)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I record di infortuni sul lavoro e le richieste di congedo per violenze Leggi tutta la notizia I dati della Cgil sulla condizione femminile. (Virgilio)

"La parità di genere – afferma la docente – rappresenta uno degli obiettivi chiave dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che punta a individuare e promuovere azioni concrete mirate a eliminare violenze e discriminazioni e a migliorare le condizioni di vita di tutte le donne e le ragazze". (il Resto del Carlino)

Ma se dalla valutazione complessiva si passa a quella espressa dalla componente femminile della popolazione, le cose cambiano in peggio. (LA STAMPA Finanza)

Auguri a tutte le donne, che in Italia guadagnano il 20% in meno degli uomini

: Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo -L’8 marzo non è solo una celebrazione, ma un momento di riflessione sulle conquiste delle donne e sulle sfide ancora aperte nel mondo del lavoro. Per la Cisl, questa giornata rappresenta l’occasione per riaffermare l’impegno nella tutela dei diritti, nella promozione della parità salariale e nel contrasto alle discriminazioni di genere. (Tuscia Web)

Prosegue la corsa del turismo: con il 2024 l’Italia mette in archivio un nuovo primato con le presenze che hanno toccato quota 458,4 milioni, ulteriore crescita rispetto ai numeri già record del 2023 (+2,5% a fronte di una media Ue del +1,9%). (Il Giornale d'Italia)

Lavoro: chi ce l'ha e chi no Uh, notiziona proprio. (Il Milanese Imbruttito)