Non fate, non favola: D'Amato ed Esposito, due donne forti

Non fate, non favola: D'Amato ed Esposito, due donne forti
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Avvenire SPORT

Ansa/Ettore Ferrari Non è vero che Alice non lo sa. Occhi di ghiaccio, piedi da fata, caviglie d’acciaio. Quelli li vedi. È la testa che è difficile da leggere. Cosa può passare nella mente di una ragazza di 21 anni che ribalta la sua vita su un parallelepipedo di legno lungo cinque metri e largo appena dieci centimetri, piazzato come un patibolo a 125 centimetri da terra? Si chiama trave, ma sembra qualcosa di molto più cattivo. (Avvenire)

Ne parlano anche altre fonti

È tornata in Italia Alice D'Amato, oro alla trave alle Olimpiadi di Parigi. (la Repubblica)

Ecco cosa scrive El Paìs all’indomani delle medaglie d’oro e di bronzo dell’ Italia (con Alice D’Amato e Manila Esposito) nella trave. Ecco cosa scrive El Paìs: (IlNapolista)

Forse è più facile volteggiare e rischiare l'osso del collo quando ti strappano il cuore. Sfidare il mondo su una trave larga dieci centimetri a un metro e venticinque da terra diventa una sciocchezza se quello stesso mondo ti ha portato via il padre per un tumore e giorno dopo giorno, lacrima dopo lacrima, ti domandi ma perché lui e proprio lui, «il mio papà pompiere che lavorava salvando vite». (il Giornale)

Olimpiadi di Parigi: dietro ai trionfi delle Fate c’è un po’ di Bergamo

Durante le qualificazioni, andate in scena il 2 maggio, si era toccata la gamba sinistra dopo aver eseguito un elemento acrobatico al corpo libero e aveva concluso in anticipo il proprio esercizio. Gli accertamenti medici hanno poi evidenziato una lesione del legamento crociato del ginocchio sinistro, che l’ha costretta a sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico. (OA Sport)

Dietro questo doppio trionfo (a cui si aggiunge l’argento di squadra di settimana scorsa), oltre il quotidiano impegno in palestra delle atlete, c’è anche il lavoro di Monica Bergamelli. (L'Eco di Bergamo)

È nata una stella nel firmamento sportivo italiano. Lei, Manila, la p… (La Repubblica)