Meloni fa un comizio ad Atreju, difende tutto, attacca i nemici Landini e Schlein e assicura che il governo andrà avanti
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Un’ora di comizio davanti alla «sua» Atreju, sessanta minuti in cui Giorgia Meloni - presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia - prima si difende e poi attacca. Difende il suo governo, il rapporto con gli alleati, i dossier aperti - come il capitolo Albania migranti fin qui non proprio un successo, i risultati sull’occupazione (“Berlusconi sarebbe orgoglioso di noi”), senza perdere di vista la rivendicazione del passato: «Chi ci ha sottovalutato e ha scommesso che non ce l'avremmo fatta, non ha fatto i conti con questo luogo che ha attraversato immutato gli anni». (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altri giornali
Poi, immagino, alla sera tornata a casa si sarà lasciata andare a un pianto a dirotto per essersi delusa di nuovo. Sono due anni che Giorgia Meloni si impone di essere capa di governo ma soprattutto statista. (left)
Giorgia Meloni incassa un altro successo: Atreju. Forte degli elogi di Donald Trump e delle lodi di testate come Politico.Eu, Economist e Cnn, la premier ha chiuso la kermesse di Fratelli d'Italia tenutasi al Circo Massimo di Roma. (Liberoquotidiano.it)
Ansa (Avvenire)
Perché io voglio combattere la mafia, e chiedo a tutto lo Stato italiano e alle persone perbene di aituarmi a combattere la mafia»: lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel suo intervento conclusivo di Atreju (ilgazzettino.it)
Nel mirino entrano leader presenti, passati e (forse) futuri del centrosinistra. Il primo pensiero - senza citarla - va alla segretaria del Partito democratico Elly Schlein e alla sua difficoltà di fare di conto. (il Giornale)
Tanti i temi toccati: dall'attivismo incendiario di Maurizio Landini ai traguardi raggiunti da questo governo. E per l'occasione ha chiuso l'evento Giorgia Meloni, che con un suo discorso ha parlato al pubblico del Circo Massimo. (Liberoquotidiano.it)