Oltre la nostalgia, Berlinguer e il senso del dibattito
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Berlinguer. La grande ambizione è stato accolto da critica e pubblico in modo favorevole: lo merita. È un film ben fatto, per la riuscita amalgama di fiction e immagini d’archivio, per l’intreccio di vita pubblica e vita privata, per gli attori dalla recitazione misurata (vi è sempre un rischio Bagaglino in questo genere di film). Per la magnifica interpretazione di Elio Germano, per la sceneggiatura (con Marco Pettenello) e per la regia di Andrea Segre. (il manifesto)
La notizia riportata su altri giornali
Ho capito le ragioni di chi la pensava diversamente (il rischio Cile, la contingenza economica, la possibilit… Ho visto il film su Enrico Berlinguer, La grande ambizione. (la Repubblica)
In «Berlinguer - La Ambizione», ogni riferimento a fatti è persone è puramente reale. Parola di Elio Germano, che ieri, 5 novembre, ha incontrato il pubblico barese al Multicinema Galleria con Andrea Segre, il regista del film che ha, appunto, una grande ambizione: raccontare il politico e leader del Partito Comunista Italiano, Enrico Berlinguer, in un arco di vita dal 1973 al 1978. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Eppure da adesso, per molte generazioni a venire, se il cinema ancora ha qualche chance di ricostruire e tramandare pezzi di storia e ridare vita ai suoi protagonisti, il segretario più amato del Partito comunista italiano avrà il suo volto, la sua testa incassata tra le spalle, il suo eloquio tanto efficace nella scelta precisa della parole quanto incerto nel tono della voce. (Sette del Corriere della Sera)
Andrea Segre sarà al cinema ‘Gabbiano’ di Senigallia lunedì 11 novembre prossimo insieme al suo film ‘Enrico Berliguer. La grande ambizione’. Una grande sfida anche la sua, se non proprio un’ambizione, quella del voler rimettere in gioco nel più ampio dibattito italiano una delle figure politiche e di pensiero più significative della nostra storia repubblicana. (Senigallia Notizie)
In un’intervista al Corriere del Veneto, Andrea Segre, regista di Berlinguer – La grande ambizione, ha risposto alle parole di Nanni Moretti, che pochi giorni fa in occasione della proiezione del film nel suo cinema Sacher non aveva rinunciato ad una battuta: “Secondo me se Andrea Segre ed Elio Germano avessero avuto vent’anni nel 1973, avrebbero odiato il compromesso storico”. (Sky Tg24 )
La pellicola offre l'ennesimo punto di vista cinematografico su uno snodo cruciale della prima Repubblica: gli anni Settanta. Stavolta la prospettiva su quegli anni è quella di Enrico Berlinguer, leader del partito comunista italiano. (MYmovies.it)