Perché la pressione dei media è fondamentale per riportare a casa Cecilia Sala

Perché la pressione dei media è fondamentale per riportare a casa Cecilia Sala
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
WIRED Italia INTERNO

Mentre l’Iran ha reso noto il capo d’accusa per la giornalista italiana Cecilia Sala (aver violato le leggi islamiche, senza specificare quali e soprattutto come), prende sempre più quota l’ipotesi che alla base del fermo ci sia la volontà di Teheran di mettere in piedi uno scambio con l’ingegnere Mohammad Abedini. Ma cresce anche il sostegno internazionale sulla vicenda. La pressione della stampa è essenziale, come sottolineato su X dallo scrittore di bestseller americano Don Winslow (WIRED Italia)

Ne parlano anche altre testate

“Interpreto, in queste ore, l’angoscia di tutti per la detenzione di Cecilia Sala. Sergio Mattarella sceglie il discorso di fine anno per lanciare un appello alla liberazione della giornalista arrestata in Iran (L'HuffPost)

"Arrivata il 13 dicembre con un visto da giornalista, arrestata il 19", si legge in una dichiarazione del ministero della Cultura. (AGI - Agenzia Italia)

"La questione è delicata, ci troviamo di fronte a uno scacchiere geopolitico estremamente delicato che la stessa Cecilia Sala maneggerebbe con estrema delicatezza. (Liberoquotidiano.it)

Noury (Amnesty): «Cecilia Sala usata come ostaggio da uno Stato che siede all’Onu»

– L’arresto di Cecilia Sala “segnala ancora una volta il valore della libera informazione. Roma, 31 dic. (Agenzia askanews)

Nella piena collaborazione fin qui assicurata, chiediamo al Governo, nelle forme che la delicatezza della vicenda prevede, la condivisione con tutte le forze politiche delle iniziative intraprese per la sua liberazione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Per Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ci potrebbero essere varie ragioni dietro l’arresto della giornalista. Potrebbe essere stata fermata per il suo lavoro, per i suoi articoli e i suoi podcast. (Il Nord Est)