Un ticinese nell'inferno di Patong: «Lo tsunami? Non sapevo che cosa fosse prima di quel 26 dicembre»
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«L’onda, quella vera, noi che stavamo dietro non l’abbiamo né sentita né tantomeno percepita» spiega Terrani. Detto in altri termini: Dudi non ha capito che, assieme a molti altri, si trovava a pochissimi passi da una tragedia immane. «Vedevo, questo sì, il livello dell’acqua che continuava ad alzarsi. Poi, considerando che non c’era nemmeno una nuvola, ci siamo resi conto, tutti, che quella non era acqua piovana. (Corriere del Ticino)
Se ne è parlato anche su altri media
Il mare ritorna con onde altissime, decine di metri. Almeno 230 mila le vittime stimate nei paesi del Sud-Est asiatico, ma anche in India e le onde arrivarono fino alla costa dell'Africa. (Vanity Fair Italia)
È la mattina di Santo Stefano del 2004 e si prepara una nuova giornata di lavoro e di vacanza nei paradisi tropicali dell’oceano Indiano. Da qualche anno il turismo ha conosciuto una crescita impetuosa e in Thailandia arriva a sfiorare il 20% del Pil, quasi tutto concentrato sulle spiagge e le isole. (La Stampa)
Teizo Terasaka e la moglie Keico seduti su ciò che resta della loro casa a Rikuzentakata nella prefettura giapponese di Iwate - Ansa (Avvenire)
In un hotel nella provincia di Phang Nga è stata allestita una mostra sullo tsunami e verrà proiettato un documentario, mentre funzionari governativi e delle Nazioni Unite parleranno della prevenzione e della gestione delle catastrofi. (Corriere del Ticino)
La nuova puntata di "Sapiens - Un solo pianeta" ha come titolo "Apocalisse tsunami": tema centrale è il devastante tsunami del 26 dicembre 2004, che colpì l’Oceano Indiano provocando circa 230.000 vittime, rendendolo la più grave catastrofe naturale dell'ultimo secolo. (Today.it)
L'area di Banda Aceh, la più colpita dal disastro, è diventata famosa in tutto il mondo anche per lo studio e la sperimentazione di strategie per la riduzione del rischio legato ai maremoti. (Le Scienze)